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Anche Salcef lascia la Borsa: Opa e delisting con Morgan Stanley

Saranno offerti 26,55 euro per azione - Il ceo Valeriano Salciccia: «Pronti a compiere un nuovo passo in avanti, in particolare sul mercato Usa»

di Matteo Meneghello

2' di lettura

Non si arresta la fuga delle Pmi da Piazza Affari. E a poche ore dall’annuncio del futuro delisting di Ivs Group , leader italiano nel settore del vending (la maggioranza sarà rilevata da Lavazza, di concerto con l’attuale proprietà), tocca aSalcef Group , che a Piazza Affari era sbarcata pochi anni fa attraverso una spac, annunciare l’addio al mercato pubblico.

L’azionista di riferimento Finhold della famiglia Salciccia e Morgan Stanley Infrastructure hanno raggiunto un accordo per lanciare un’offerta di acquisto sulla società, attiva nel settore ferroviario finalizzata al ritiro della quotazione. L’operazione valorizzerà Salcef, compreso il dividendo, una somma di 1,62 miliardi di euro. L’accordo prevede che Finhold - società dei fondatori di Salcef - che detiene il 66,4% del capitale al netto delle azioni proprie e il 75,49% dei diritti di voto, apporti tutta la sua partecipazione a una newco, di cui il 42% sarà rilevato da fondi di Morgan Stanley Infrastructure Partners. Il closing è previsto a luglio di quest’anno; a seguito di questo, è previsto che verrà lanciata un’opa sulle azioni restanti di Salcef al prezzo di 26,55 euro per azione (con dividendo), che rappresenta un premio del 20% rispetto alla chiusura del 23 aprile. Il titolo a Piazza Affari si è già allineato al prezzo d’offerta, con un guadagno di oltre il 18 per cento.

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«Siamo molto lieti di collaborare con Msip, uno dei maggiori player globali nel settore delle infrastrutture, che rappresenta la migliore opzione per continuare a supportare il Gruppo nei prossimi anni - spiega l’amministratore delegato, Valeriano Salciccia -. Facendo leva sulle relazioni e sulle competenze globali di Msip, con particolare riferimento al mercato statunitense, riteniamo che il Gruppo sia ora pronto a compiere un nuovo passo in avanti nella sua strategia di sviluppo e crescita. Grazie alla piena continuità in termini di governance e management che sarà garantita da Msip, tutti i dipendenti potranno trarre grandi benefici dalla mentalità e dalla cultura internazionale portate dal fondo».

Salcef ha recentemente approvato il bilancio migliore della sua storia, con ricavi per 795 milioni (+40,5%, +27% di sola crescita organica), per un Ebitda di 165 milioni. L’utile netto è stato di 64 milioni. L’azienda può contare oggi su un portafoglio ordini di 2,2 miliardi di euro.

«I risultati - spiega Salciccia - ci consegnano un Gruppo che ha raggiunto dimensioni, presenza sui mercati e capacità di offrire prodotti e servizi innovativi come mai in precedenza. Grazie alle opportunità che siamo stati in grado di cogliere in Italia e negli altri paesi ove siamo presenti, i ricavi consolidati sono arrivati a sfiorare gli 800 milioni, mantenendo una redditività di eccellenza in linea con le aspettative. L’acquisizione di Colmar, nel mese di agosto, ha contribuito ad incrementare la capacità produttiva della Business Unit Railway Machines».

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