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Wall Street in calo, ma arrivano buoni dati macro

Anche l'ultima seduta della settimana dovrebbe partire in calo per la piazza azionaria americana visto che i futures sui principali indici viaggiano tutti in territorio negativo. Il contratto sull'S&P500 scende dello 0,26%, seguito da quello sul Nasdaq100 che arretra dello 0,54%.

Il mercato ha recuperato leggermente terreno dopo la diffusione dei primi due dati macro di oggi che hanno visto il costo dell'occupazione nel secondo trimestre registrare una variazione positiva dello 0,5%, in frenata rispetto al rialzo dello 0,8% precedente e poco sotto le attese degli analisti che puntavano ad un incremento dello 0,6%.

Meglio del previsto la seconda lettura del PIL del secondo trimestre che ha mostrato un rialzo del 2,6%, rispetto alla versione definitiva del primo trimestre che è stata rivista verso il basso dall'1,4% all'1,2%. Il dato diffuso oggi ha battuto leggermente le attese del mercato che si era preparato ad un rialzo al 2,5%.

Gli investitori attendono di conoscere un altro aggiornamento macro che sarà diffuso mezz'ora dopo l'avvio degli scambi. Si tratta del dato finale della fiducia Michigan di luglio per il quale le attese parlano di un rialzo a 94,2 punti dai 93,1 dell'indicazione preliminare, ma in frenata rispetto alla versione definitiva di giugno fermatasi a 95,1 punti.
Sul fronte valutario il dollaro si conferma in calo rispetto allo yen passando di mano poco sopra quota 111, ma il biglietto verde arretra anche nei confronti dell'euro che sale in area 1,173.
Poco mosso il petrolio che si mantiene a poca distanza dai valori del close di ieri al di sopra dei 49 dollari al barile, mentre si spinge in avanti l'oro in direzione dei 1.264,5 dollari l'oncia.

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Tra i vari titoli da seguire Intel (Euronext: INCO.NX - notizie) che ieri a mercati chiusi ha diffuso i conti del secondo trimestre chiuso con un utile netto in deciso rialzo da 1,33 a 2,8 miliardi di dollari. Il risultato per azione è stato pari a 0,58 dollari, ma al netto delle voci straordinarie il dato sale a 0,72 dollari, al di sopra dei 68 cents messi in conto dal mercato.
I ricavi sono cresciuti del 9% a 14,8 miliardi di dollari, battendo anche in questo caso le previsioni fissate a 14,4 miliardi, mentre il margine lordo è passato dal 58,9% al 61,6%.

Per il trimestre in corso Intel prevede di realizzare ricavi pari a 15,7 miliardi di dollari e un margine lordo del 61%, mentre per l'intero esercizio è atteso un utile per azione di 3 dollari, al di sopra dei 2,86 del consensus, a fronte di ricavi pari a 61,3 miliardi, da confrontare con i 60,22 su cui scommette la comunità finanziaria.

Segnaliamo anche Amazon che nel secondo trimestre ha conseguito un utile netto in forte calo da 857 a 197 milioni di dollari, con un risultato per azione di 0,4 dollari, ben al di sotto degli 1,41 del consensus. I ricavi sono saliti del 25% a 37,96 miliardi di dollari, al di sopra dei 37,2 miliardi previsti dal mercato.
Con riferimento al trimestre in corso Amazon stima un fatturato compreso tra 39,25 e 41,75 miliardi di dollari.

Uno sguardo ha Chevron (Euronext: CHTEX.NX - notizie) che nel secondo trimestre ha riportato un utile netto di 1,5 miliardi di dollari, con un risultato per azione di 0,77 dollari, al di sotto degli 87 cents attesi.
Exxon Mobil (Swiss: XOM-USD.SW - notizie) ha invece chiuso gli ultimi tre mesi con un utile netto di 3,35 miliardi di dollari che si traducono in un risultato per azione pari a 0,78 dollari, inferiore agli 84 cents messi in conto dal mercato.

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