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Il Ftse Mib esprime forza, ma è meglio entrare sulla debolezza

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l’intervista realizzata a Gianvito D’Angelo, trader professionista che coniuga analisi intraday e multiday su futures, azioni e forex. Chi volesse contattare Gianvito D’Angelo può scrivere all’indirizzo email: supergianvi@gmail.com, oppure richiedere la sua amicizia sul profilo pubblico Facebook (NasdaqGS: FB - notizie) : @gianvitodangelo.

L'indice Ftse Mib sta segnando nuovi massimi dell'anno dopo aver violato l'area dei 22.000, confermando così lo scenario positivo da lei delineato la scorsa settimana. Cosa aspettarsi per le prossime sedute?

I primi due trimestri dell'anno hanno visto il Ftse Mib dapprima limitare i danni e poi dare vita ad una bellissima salita. Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) trimestre in corso l'indice poteva anche pesantemente scendere visto che l'estate di solito è legata a grandi ribassi, ma così non è avvenuto quest'anno.
I corsi si sono mossi tra i 21.300 e i 22.000 punti, quindi parliamo di un range di circa 700 punti di ritracciamento che in termini percentuali è poco rilevante rispetto al valore dell'indice.

Il Ftse Mib in quest'ultima parte del trimestre sta segnando nuovi massimi dell'anno, per cui essere pessimisti sarebbe oggettivamente difficile ora. Il target del movimento in atto è confermato in area 24.000 e se anche potrà esserci qualche onda ribassista, non dovrebbe essere elevata da un punto di vista percentuale.
Mi aspetto che una delle tre medie mobili, a 20 a 50 e a 100 periodi, su eventuali ribassi possano provare a sostenere le quotazioni e a generar nuovi massimi

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L'indice delle blue chips al momento quota sui massimi dell'anno e quindi vuol dire che anche nel brevissimo sta esprimendo forza. Questo però non ci offre un punto ottimale di ingresso in termini di rapporto rischio-rendimento. Non entrare long ora non vuol dire pensare che il mercato non salga, ma vuol dire semplicemente esporsi ad un rapporto rischio-rendimento sfavorevole.

Per questo motivo valutiamo gli acquisti sulla debolezza di breve e visto che il mercato ha tentato più volte di scendere a inizio mese senza però segnare nuovi minimi, generando piuttosto nuovi massimi, sono proprio questi i momenti di cui dobbiamo approfittare per aprire nuove posizioni long.

Dal momento che il Ftse Mib è sui massimi di periodo oltre che dell'anno, qualcuno potrebbe provare a fissare uno stop 22.080 punti, ma il vero stop andrebbe posizionato a 21.380 punti, circa 1.000 punti più in basso dei valori di ingresso e questo è decisamente oneroso in termini economici.

Tra i bancari oggi la migliore performance è quella di Bper Banca, mentre è decisamente più cauto Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) . Quali indicazioni ci può fornire per questi due titoli?

Bper Banca non è più sotto la media mobile a 200 periodi e neanche sotto quelle a 100 e a 50. Abbiamo avuto un momento in cui il titolo stava performando bene, per poi indebolirsi e per ora non sta generando massimi più alti, ma c'è di positivo che le sequenze di minimi non sono più basse.

Bper Banca al momento non sembra uno dei più reattivi al rialzo, per cui in ottica di medio se non addirittura di lungo periodo direi di non acquistare. C'è però la possibilità di intervenire nel breve, ma consiglierei di attendere un ritorno in area 5 euro e un consolidamento sopra la stessa.
In tal caso si potrà acquistare e mantenere le posizioni, ma per ora non vedo grandi occasioni di trading per Bper Banca.

Il grafico di Mediobanca sembra simile a quello di Bper Banca, ma le medie mobili ci danno immediatamente una sorta di benchmark e ci portano a valutarlo diversamente.
Il titolo è da mesi sopra la media mobile a 200 periodi, sulla quale ha trovato un supporto ad inizio settembre. Visto che Mediobanca sta generando minimi più alti e si trova stabilmente sopra la media mobile a 200 periodi, l'idea è quella di aspettarsi una sorta di accelerazione prendendo come riferimento la trendline sui massimi.

Se il titolo dovesse salire di 1-2 punti percentuali da ora, si potrebbero avere delle accelerazioni che proietterebbero il target intorno ad area 10 euro. Si tratta di un obiettivo non solo aritmetico ma anche grafico, visto che in area 10 euro troviamo precedenti massimi.
La view di brevissimo non è ancora del tutto positiva, malgrado il trend di lungo sia long con target finale a 10 euro.

Nel comparto del lusso oggi YNap si spinge in avanti, mentre cala in controtendenza Moncler. Quali strategie ci può suggerire per questi due titoli?

YNap dopo il famoso trend rialzista di cui si è tanto parlato, ha avuto un andamento abbastanza altalenante in seguito. A fine 2015 l'area dei 35 euro ha fatto da resistenza e ha innescato un trend short che è stato in vigore fino a poco tempo fa.

Ora il trend è long e le sequenze di minimi e di massimi lo confermano visto che sono tutte crescenti. Da qui a fine anno il titolo potrebbe spingersi fino ai 32,5 euro o poco oltre: venerdì scorso c'è stato un ritracciamento anche abbastanza netto rispetto alla sessione precedente, ma oggi i corsi si stanno quasi rimangiando l'intera discesa.
Sia (Shanghai: 600009.SS - notizie) sui livelli attuali che su quelli leggermente più bassi intorno ai 29 euro, potrei andare a cercare nuovi pattern grafici per provare ad andare long con target intorno ai 32,5 euro.

Moncler mostra un andamento del tutto diverso da YNap, con un perfetto ordinamento delle medie e una perfetta sequenza di minimi e massimi negli ultimi mesi.
L'idea è che l'impostazione del titolo sia ancora long come evidenziato dalle medie mobili e dall'analisi grafica, quindi Moncler potrebbe essere uno dei più reattivi da qui alla fine dell'anno, visto che sta già sviluppando un sano trend long.

Mediaset (Londra: 0NE1.L - notizie) si mantiene al di sotto dei 3 euro dopo essere sceso su livelli che non si vedevano da dicembre scorso. Valuterebbe un acquisto del titolo sui prezzi attuali?

Molto brutta l'area intorno ai 4,75 euro che si è creata con l'andamento del tempo e tutto quello che Mediaset ha fatto dopo il grande rialzo di fine 2016 sembra essere una sorta di ritracciamento che non pare impulsivo. La salita del titolo è stata molto netta, mentre la discesa è stata lunghissima dal punto di vista temporale perchè è avvenuta con volatilità più bassa. Questo ci offre la possibilità di entrare sul titolo che non sembra debba crollare più pesantemente di quanto già accaduto negli ultimi mesi.

Vista la configurazione grafica dobbiamo sapere che Mediaset non è un titolo su cui investire in ottica di lungo periodo, perchè al momento pensare ad un ritorno dei corsi sopra i 4,75 euro è utopistico.
Potremmo andare a cercare potenziali supporti a cavallo di area 2,9 euro, provando a tradare con stop stretti. Se Mediaset ad esempio dovesse creare un pattern con un massimo a 2,96 euro e un minimo a 2,87 euro, si potrebbe prendere quel pattern andando long sulla violazione del massimo e posizionando lo stop sotto il minimo.
Al momento il pattern ancora non c'è per cui attendiamo altre conferme grafiche prima di intervenire su Mediaset.

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