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A caccia fra chi ha corso di più

Quando a Morningstar (NasdaqGS: MORN - notizie) parliamo di Best idea ci riferiamo a titoli che riescono ad abbinare qualità del modello di business, quello che chiamiamo Economic moat e che permette all’azienda di avere una redditività superiore alla media in maniera sostenibile nel tempo, e un prezzo conveniente.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) mercato americano i consumers, sia difensivi che ciclici, hanno registrato nell’ultimo mese le performance più alte, ma nonostante i due comparti siano scambiati a un rapporto Prezzo/Fair value di elevato è ancora possibile trovare stock che sono scontate dal mercato.

Tra i consumer defensive, ad esempio, Colgate-Palmolive è scambiata a un tasso di sconto del 6% rispetto al fair value di 77 dollari.

Il Moat di Colgate-Palmolive ha due fonti, la prima è rappresentata dal suo portafoglio marchi di altissimo valore nelle categoria di prodotti per la cura della persona e della casa come appunto Palmolive, Colgate, Ayax e Fabuloso. Questo permette di ricavare mark-up elevati sul prezzo di vendita e di esercitare un forte potere contrattuale nei confronti delle catene di vendita che non possono rinunciare ad avere i prodotti Colgate-Palmolive sui loro scaffali. La seconda, invece, è legata alle elevate economie di scala che consentono di ammortizzare i costi fossi di produzione.

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Il gruppo, che produce la quasi totalità del suo giro d’affari fuori dai confini nazionali, ha il suo principale driver di crescita nei paesi emergenti. Queste aree non traineranno solo il suo fatturato, previsto in aumento a un ritmo del 5% nei prossimi cinque anni, ma anche l’espansione dei margini di profitto. La domanda dei suoi prodotti, infatti, è in aumento nei paesi in via di sviluppo in seguito alla crescita del reddito medio e questo permetterà a Colgate di avere più spazio di manovra sul gross margin.

Tra i titoli nel settore dei beni di consumo ciclici, invece, Priceline è scontato di circa il 20 rispetto al fair value di 2.100 dollari anche in seguito al -8% accumulato negli ultimi tre mesi.

L’agenzia viaggi online numero uno al mondo per fatturato riesce a macinare rendimenti del capitale superiori alla media grazie al valore del network dei suoi siti online quali Booking, Agoda, Kayak e Rentalcars. Queste piattaforme si occupano ad esempio del noleggio di auto o alberghi e uniscono il lato dell’offerta con quello della domanda assicurando vantaggi a entrambe le parti, cioè un risparmio nei costi di marketing per i primi e una maggiore scelta e prezzi scontati per i secondi. L’elevato numero di utenti crea un circolo virtuoso che si autoalimenta e che attrae nuove strutture e nuovi clienti finali.

Il principale driver del fatturato sarà il mercato Asia-Pacifico, che nei prossimi cinque anni è destinato a rappresentare il 50% dell’intera crescita del industria del booking on line, e in particolare la Cina, dove Priceline opera sia attraverso partnership che con le sue piattaforme booking.com e Agoda. Inoltre, l’azienda americana è anche molto ben posizionata per sfruttare il trend di lungo periodo del passaggio all’utilizzo di dispositivi mobile grazie alle sue applicazioni tra le più scaricate in molti paesi.

In Europa il settore manifatturiero resta tra i più cari nonostante a novembre abbia fatto registrare una delle performance peggiori e le azioni della britannica Babcock International Group sono tra le più scontate grazie a un rapporto Prezzo/Fair value di 0,64.

Babcock International (Londra: BAB.L - notizie) gode di una forte posizione di vantaggio all’interno dell’industria della difesa grazie allo stretto rapporto con il Governo britannico. In base ad accordi di lungo termine, l'azienda offre alla Royal Navy la manutenzione e il rimontaggio di navi da guerra e sottomarini nucleari e la gestione della flotta per l'esercito. Detiene anche il controllo operativo delle principali infrastrutture navali del Paese ed è partner strategico all'esercito e alla marina militare. Questo le garantisce un forte potere contrattuale nei confronti del Governo, il quale difficilmente deciderà di passare a un diverso fornitore perché consapevole del rischio di diffondere informazioni sensibili.

Nei prossimi cinque anni gli analisti si aspettano che l’azienda benefici della crescita del budget governativo destinato alla difesa e della tendenza in atto in molti Paesi a esternalizzare la produzione di questi prodotti e servizi a imprese straniere registrando un progresso medio dei ricavi del 4%.

Di Marco Caprotti

Autore: Morningstar Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online