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VERSO L'OSCAR

C'è un italiano dietro all'uomo pesce di Guillermo Del Toro

Si chiama Luca Nemolato, ha 26 anni, è napoletano ed è anche merito suo se la creatura di 'The Shape of Water' ha colpito il cuore degli spettatori. Mentre aspettiamo di capire quante di quelle 13 candidature si trasformeranno in statuette viaggio alla scoperta della figura del Concept Artist

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Se quegli occhi scuri rimangono nel cuore dello spettatore, se quella pelle squamosa s'illumina quando lui si emoziona, se Sally Hawkins può in modo credibile (sempre di fantasy parliamo) innamorarsi dell'uomo pesce è anche grazie a lui: Luca Nemolato, Concept Artist italiano che ha collaborato con il mago degli effetti speciali, Shane Mahan, per il film da 13 candidature all'Oscar The Shape of Water - La forma dell'acqua. Napoletano, diplomato al liceo artistico ("purtroppo sono stato sempre molto insoddisfatto della formazione ricevuta a causa di professori con nessuna esperienza in campo professionale"), Nemolato ha 26 anni e già 7 di vita da espatriato quando, subito dopo il liceo, si è imbarcato per questa avventura. Prima iscrivendosi alla Gnomon School of VFX (scuola di effetti visivi) di Los Angeles e poi macinando un lavoro dietro l'altro: le serie Westworld e Shadow Hunters, C'era una volta, i film I Guardiani della Galassia vol. 2, The Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte 2, Power Rangers, il videogame Middle Earth: Shadow of War solo per citarne alcuni.

Da 'Hunger Games' a 'Shadow Hunters', i mostri di Luca Nemolato


Il suo ultimo lavoro, il fantasy di Guillermo Del Toro, lo traghetta direttamente alla notte più importante del mondo del cinema. Anche se "solitamente non tutto l'art department al completo viene invitato al Kodak Theater quindi credo che passerò la serata, come si fa solitamente a Los Angeles, in un bar con amici a bere e guardare lo spettacolo". E se l'Oscar dovesse arrivare sarebbe anche un po' merito suo per il lavoro fatto su Charlie, come amichevolmente Del Toro e il resto della troupe chiamava l'uomo pesce sul set. "Sono stato chiamato per lavorare al progetto da Shane Mahan, con cui avevo già lavorato alla Legacy Effects su altri progetti - racconta Nemolato - Dopo aver lavorato ai colori per il volto della creatura, ho cominciato a lavorare direttamente con Del Toro che mi ha dato i suoi suggerimenti sul lavoro da svolgere. Quando sono stato chiamato per il progetto la Legacy Effects stava già lavorando alla scultura a grandezza naturale della creatura, quindi serviva qualcuno che si occupasse di colori, dettagli, occhi, delle cicatrici e della bioluminescenza della creatura". Insomma quando la muta Elisa sfiora la pelle dell'uomo pesce e questa si illumina di spie bluastre, quando il corpo dell'anfibio fluttua nello spazio acquatico, quando la testa della creatura fa capolino per la prima volta dall'acqua la magia è assicurata da un lavoro certosino, lunghissimo e impegnativo: quello del Concept Artist.


"Il lavoro del Concept Artist è un lavoro di solitari in gruppo - spiega Nemolato - Si è responsabili di proporre le proprie idee ma spesso non si è gli unici a lavorare sullo stesso soggetto, ma si fa parte di un team di artisti che separatamente creano idee diverse da proporre al cliente. Può quindi capitare che si combinino idee di diversi artisti, e a quel punto il design si può considerare frutto del lavoro di gruppo. Il Concept Artist crea i "designs", mentre il Costume Illustrator esegue quelli dettati dal costumista. Per alcuni progetti comeThe Orville (serie fantascientifica in chiave di commedia attualmente in onda su FOX, ndr.) ho avuto l'opportunità di svolgere entrambi i ruoli lavorando prima con il production designer e poi per il costumista ed è davvero una bella esperienza poter saltare da un dipartimento all'altro".

Luca Nemolato al computer 

Dell'Italia gli manca "la famiglia e il cibo, ovviamente, ma anche l'architettura delle nostre città". Ma la nostalgia bilancia la soddisfazione per il lavoro di questi anni: "Sono molto orgoglioso anche delle creature su cui ho lavorato per The Hunger Games: Il canto della rivolta, le 5 stagioni di Falling Skies, Death Note e la grande varietà di "concept" per la seconda stagione di Westworld". Naturalmente a 26 anni ha ancora sogni nel cassetto: "raccontare le mie storie con film, fumetti o tv" ma intanto è già impegnato da un altro progetto: "Sto lavorando ad un film Disney che uscirà fra due anni". Il resto è top secret.