TESORO

Nuovo BTp Italia dal 14 maggio, il Tesoro torna alla scadenza di 8 anni

di Claudio Celio

Davide Iacovoni, capo della direzione del Debito pubblico al ministero dell'Economia

2' di lettura

Partirà il prossimo 14 maggio la nuova emissione del BTp Italia, il titolo di Stato legato all’inflazione. Si tratta della 13ma emissione di questo titolo, portato per la prima volta sul mercato dal Tesoro nel 2012. Per questa occasione si tornerà alla durata di 8 anni, utilizzata nel 2015 prima di passare alla scadenza a 6 anni. Il titolo sarà offerto dal 14 al 16 maggio in una prima fase riservata al retail mentre agli investitori istituzionali è riservata una seconda fase dell'emissione che si svolgerà nella sola mattinata del 17 maggio. Il tasso reale minimo garantito sarà comunicato la pubblico il prossimo 11 maggio.

Probabile ritorno al bond in dollari
Il Tesoro sta valutando la possibilità di tornare a emettere bond in dollari già alla fine del 2018. Lo ha annunciato Davide Iacovoni, capo della direzione del Debito pubblico al ministero dell'Economia, in un briefing con la stampa dopo il suo insediamento alla direzione al posto di Maria Cannata. È un mercato, ha detto Iacovoni, dal quale il Tesoro è fuori dal settembre del 2010. Con la recente firma del decreto relativo alla collateralizzazione dei derivati, ha detto Iacovoni, c'è la possibilità di superare i problemi che finora hanno ostacolato le emissioni in valuta (soprattutto i costi che rendevano queste operazioni non vantaggiose sotto un profilo economico) e «si riapre la possibilità di tornare sul mercato del dollaro con un global bond tra la fine del 2018 e la prima metà del 2019».

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Allo studio BTp indicizzato a inflazione area euro
Per il 2018 spunta inoltre l'ipotesi del lancio da parte del Tesoro di un nuovo titolo: un BTp indicizzato all'inflazione dell'area euro con una durata a 20 anni. Nel 2018 è in programma l'emissione di un BTp indicizzato a lungo termine ma la scadenza a 30 anni viene considerata “di nicchia”. Per questo, ha detto Iacovoni, è nel novero delle ipotesi il lancio di un BTp-i a 20 anni: una scadenza sulla quale il Tesoro si è cimentato a partire dallo scorso anno con un BTp a tasso fisso.

Le posizioni in derivati
Continua la graduale uscita (phasing-out) dalle posizioni in derivati da parte del Tesoro, ha precisato il capo della direzione del debito pubblico, che ha citato i dati più recenti relativi alla chiusura delle posizioni in derivati ancora in essere. «Nel primo trimestre 2018 il nozionale si è attestato a 126 miliardi di euro e si era a 128 miliardi di euro a fine 2017. Il processo di riduzione sta continuando», ha detto Iacovoni secondo cui il valore attuale mark-to-market delle posizioni è intorno ai 31 miliardi di euro.

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