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Bungaro, 'Le previsioni della mia felicità': "L'ho scritta per la nostra parte più fragile"

In anteprima su Repubblica.it il videoclip del nuovo brano dell'artista. E il racconto della visita sul set con le sorelle Fontana, ancora una volta "indivisibili" con amore

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NAPOLI - I pronostici non servono. “Si può sfiorare la felicità ogni giorno. Amando la pioggia, quello che stai facendo o il sorriso di un amico. Ecco perché, anche se può sembrare una storia d’amore, ho scritto questa canzone per me, la mia coscienza, per la parte più vera e fragile che ognuno di noi si porta addosso”, confessa Bungaro, mentre si offre con proverbiale sorriso zen al disordine tipico di un set. In una Napoli poco esposta, molto popolare ma insieme intima, con le sorelle Marianna e Angela Fontana protagoniste, si gira il videoclip Le previsioni della mia felicità, titolo non breve per un pezzo dalla presa immediata. Un’altra piccola perla del cantautore che ha scritto, senza steccati di generazioni, per alcune delle regine del pop italiano, dalla sontuosa Ornella Vanoni alla raffinata Fiorella Mannoia, da Malika Ayane a Giusy Ferreri ad Emma.
 

Bungaro, 'Le previsioni della mia felicità' in anteprima: "Un dialogo con la nostra parte più fragile"


Origini brindisine, Toni Bungaro, l’autore che ha fatto volare la colonna sonora di Perfetti sconosciuti in tutto il mondo e ha portato a Sanremo Vanoni con Imparare ad amarsi, l’artigiano che ha lavorato con Morandi, Mengoni, Cortellesi e  Marcoré, amato da Jovanotti in particolare per una felice e travolgente versione pugliese de L'ombelico del mondo (Lu viddicu di lu mundu), racconta con semplicità l’ispirazione che lo ha guidato. E le varie tappe “di un percorso forte, bellissimo che mi ha portato fino a qui”, comprese le tante collaborazioni internazionali: da Ivan Lins, con cui guadagnò la nomination ai Latin Grammy Awards 2014, a Chico Buarque,  da Youssou N’Dour a Omar Sosa.
 
“Se potesse la guerra fare l’amore” è il verso su cui si snoda la storia. “È quello che mi interessa di più”, dice Bungaro, “volevo che Le previsioni riflettesse un dialogo più profondo, è la richiesta di pace che può farci svoltare, e vincere i nostri conflitti, soprattutto quelli interiori. Siamo tutti attenti a proteggerci da tutto, e vogliamo sapere il cielo che pioggia o sole farà di ora in ora, siamo in ansia da previsione. Ma se ci accogliamo senza giudicarci, se lo facciamo già con noi stessi siamo più vicini anche agli altri”. Un brano che avvolge, struttura essenziale, il piano le chitarre ma un sound internazionale. Lo slancio melodico è infatti quello dei suoi più eleganti brani, la cifra della pregiata scuola dei cantautori italiani, ma l’architettura musicale si salda a una riflessione: “Vorrei chiederti perdono, per tutto quello che non siamo stati mai – chiede il ritornello - E dentro questa specie di tv, il mondo sbaglia”. Anzi no, “nessuno sbaglia”. Felicità come attitudine, e non bersaglio da centrare, pensiero che vorrebbe condurre oltre ogni conflitto: intimo, privato ma anche social.   

'Le previsioni della mia felicità', con Bungaro e le gemelle Fontana sul set del nuovo videoclip - Esclusiva


Intorno a lui, il brano vive e diventa narrazione, quasi cinema. La location è il vecchio lanificio borbonico di Porta Capuana, di qua le ciminiere dell’antica officina, di là il chiostro cinquecentesco del complesso rinascimentale di Santa Caterina a Formiello. La regista Loredana Antonelli fa correre Marianna e Angela, le minute e intensissime protagoniste del film cult Indivisibili, la macchina da presa riprende le parole di un’antica fiaba che hanno trovato sulle pareti bianche di questo luogo sospeso tra storia e avanguardia dove una volta di realizzavano tessuti e divise per il regno, e i tecnici seminano impalpabile polvere chiara su un letto disfatto. Sopra le coperte le gemelle parlano, litigano, si confidano, fanno pace. Le due metà di un unico cuore?
 
Accanto a Bungaro, due amici: Antonio Fresa, il napoletanissimo maestro dalla compostezza orientale, che con Toni ha costruito il tour live Maredentro e come lui è stato di recente candidato al David di Donatello per la migliore colonna sonora (Gatta Cenerentola); e anche l’affascinante Rakele, la giovanissima promettente cantautrice prodotta da Bungaro.  

Emozionate le sorelle Fontana, ormai lanciatissime tra cinema e teatro. Che restano, però, anche due straordinarie cantanti.  “È il nostro primo videoclip. E stare qui può sembrare diverso, ma cinema  e musica hanno le pause e i silenzi in comune. Anche se scopri un altro mondo, con vibrazioni più profonde, non c’è bisogno di troppe parole”, dice Angela, la più controllata. Mentre Marianna, temperamento più verace, rivela. “Bungaro è un cantautore fortissimo, e oggi è importante rimettere al centro l’idea di una felicità intima. Mi piace anche che abbia scelto questa terra artisticamente fertile, per raccontarlo”.  
 
Bungaro sorride: “Sì, io credo che sia tutto scritto. Napoli è un pezzo di questa felicità, qui è  nata con Fresa anche il pezzo portato sul palco per la Vanoni. Qui abbiamo preparato Maredentro. Mi considero un artigiano, un “figlio” ispirato da maestri pazzeschi, Gaber, Fossati, De Gregori, Paolo Conte. E sono stato fortunato perché ho conservato quello che mio padre chiamava il fuoco sacro. Le previsioni della mia felicità? Mia figlia, e la mia musica, i miei amici con cui dividerla. E naturalmente la campagna dove vivo”. Fuori, in quella specie di tv, il mondo può anche sbagliare.