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Tradizione e archistar: Marsiglia, 2600 anni da ponte tra le culture

L'insenatura del porto vecchio al sorgere del sole 
Una città antichissima che ha subito mille rivoluzioni urbanistiche, anche in tempi recenti - Le Corbusier prima, i grandi nomi del ventunesimo secolo in occasione dell'anno da capitale europea della cultura, nel 2013. Scopriamola
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Ha 2600 anni ma non li dimostra. La capacità di trasformarsi di Marsiglia è ancora sorprendente, settant’anni dopo l’esperimento urbanistico-abitativo di Le Corbusier con la Cité Radieuse, oggi iscritta al patrimonio mondiale dell’Unesco. Il denaro pubblico investito quando il capoluogo della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, seconda città francese per abitanti, fu capitale europea della cultura 2013 ha permesso di affiancare al patrimonio storico della città diversi edifici ultramoderni come Villa Méditerranée dell’archistar italiano Stefano Boeri, i due grattacieli firmati da Zaha Hadid e Jean Nouvel e il centro Euromed di Massimiliano Fuksas, adibiti a gallerie d’arte, musei, spazi culturali, centri commerciali, alberghi e uffici.

Ma c’è anche la curiosa tettoia in acciaio inox nel cuore del porto vecchio, un ombrello-specchio di 46x22 metri che inverte il punto di vista dei passanti ed è diventato luogo di incontro della città e la rinascita dei Docks fronte mare, potente complesso di pietra bianca di Provenza lungo 365 metri e alto sette livelli con 53 porte e quattro grandi corti: dopo anni di abbandono è oggi animatissimo centro della vita cittadina con gallerie di negozi, locali e uffici, cuore del progetto che ha ridato vita al lungomare liberandolo di parte delle servitù portuali e facendo sparire una brutta strada sopraelevata di circonvallazione, ora sprofondata in tunnel sotterraneo. E’ stato anche creato uno spazio pedonale per unire l’ottocentesca cattedrale monumentale detta La Major con il Panier, il vecchio quartiere storico dalle viuzze strette, palazzi storici e musei come il Centre de la Vielle Charité, nonché con i locali trendy ospitati nei vecchi magazzini dalle volte ad archi trasformati oggi nella passeggiata gastronomica di Les Voûtes. A pochi passi si trova l’edificio-simbolo che più si nota, anche per la sua posizione sul mare in mezzo al porto: è il MuCEM, Museo delle Civiltà d’Europa e del Mediterraneo, che ospita mostre, auditorium, negozi, caffè e ristoranti.

Le sue esposizioni permanenti sulla storia della navigazione e sullo sviluppo dell’agricoltura mettono in evidenza le analogie dei percorsi seguiti dalle civiltà mediterranee nei millenni: è il racconto di un percorso che unisce e fa da ponte tra mondo europeo, arabo e mediorientale, tra città come Marsiglia, Algeri, Istanbul, Genova e Venezia, tra popoli che si sono spesso combattuti ma che non hanno mai cessato di commerciare e soprattutto di progredire insieme. Fino a giugno  la mostra temporanea “Picasso e i balletti russi” è aperta nei locali del Fort Saint Jean, uniti al Mucem da una audace passerella sull’acqua.
Una delle corti dei Docks ristrutturati 
Marsiglia ha conservato anche vestigia storiche come la Maison Diamantée della fine del ‘500, il secentesco municipio imbandierato sul porto vecchio, l’Hotel-Dieu costruito nel ‘700 per lungo tempo ospedale e oggi lussuoso albergo, le basse casette di Place de Moulins nel cuore del vecchio quartiere Panier sulla collinetta che domina il porto e soprattutto il volto ottocentesco delle vie centrali intorno al viale La Canebière, fatto di alti palazzi dai tetti spioventi in ardesia e balconcini in ferro battuto nello stile che i parigini direbbero haussmaniano. Sulla Canebière a pochi passi dal mare si trova anche il Palazzo della Borsa che ospita al piano terra il Museo della Marina, mentre nella piazza retrostante il Museo Storico e del Porto di Marsiglia, di recente riordinato in maniera moderna e con molti supporti multimediali, è una cavalcata attraverso i millenni a partire dall’arrivo dei primi coloni greci focesi che fondarono la città nel 600 a.C. passando per il periodo romano e tutto il Medioevo.

Una visita di Marsiglia non è completa senza una puntata sulla Corniche, il viale serpeggiante un po’ alto sul lungomare che s’avvia dal Forte San Nicolas, supera un paio di promontori e prosegue poi sul boulevard Kennedy con la zona delle spiagge uscendo di città in direzione del parco naturale dei Calanchi verso Cassis. Ad Anse des Auffes ai piedi della Porta dell’Oriente, monumento dedicato alle armate che hanno combattuto in terre lontane, si trova un grazioso porticciolo di pescatori con alcuni ristoranti di pesce. Il miglior panorama sulla città, sul mare e sull’arcipelago delle isole Frioul dove si trova tra l’altro Chateau d’If, celebre luogo di prigionia in un romanzo di Dumas, si può cogliere dal santuario di Notre-Dame-de-la-Garde, che svetta alto su tutta la città, luogo di devozione amatissimo dai marsigliesi. Anche dal giardino sul promontorio del  Palazzo Euromediterraneo dei Congressi, maestosa costruzione dell’epoca di Napoleone III, il panorama sul porto vecchio e sul forte Saint-Jean è notevole.
Info: www.france.fr - www.marseille-tourisme.com