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Roma-Liverpool, Klopp arruola Russell Crowe. La risposta del Gladiatore è epica

L'allenatore dei Reds invoca lo speciale aiuto per dar man forte a un centrocampo con penuria di uomini. Ma su Twitter è la star in persona a sbattergli (metaforicamente) sul muso la sua fede giallorossa. Scatenando l'inferno: una "ola" social di orgoglio romanista, con tanto rosa dentro
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ROMA - Lo Stadio Olimpico come il Colosseo. Migliaia di pollici versi a chiedere la testa dei barbari dalla Britannia, un solo uomo a salvarli: Russell Crowe! Questo il palcoscenico e l'inaspettato alleato immaginati dal tecnico del Liverpool, Jurgen Klopp, per la partita di ritorno con la Roma che vale l'accesso alla finale di Champions League. In un'intervista a BT Sport, l'allenatore tedesco lamenta una penuria di uomini a disposizione a centrocampo, settore nevralgico in quella che si prospetta come un'autentica battaglia. E allora, vedendosi porre la domanda: "Hai visto il film Il Gladiatore?", Klopp coglie l'occasione per arruolare a rinforzo dei suoi midfielder proprio lui, l'attore neozelandese che impersonò il generale Massimo Decimo Meridio nel kolossal di Ridley Scott. "Russell Crowe giocherà nel mio centrocampo"

Champions, Russell Crowe corregge Klopp (Liverpool): "Il gladiatore tifa Roma"


Ma come? Proprio lui, Russell l'Ispanico, l'unico eroe passato direttamente dalla storia del cinema a quella di Roma, almeno nel cuore degli odierni cives, sin dal suo apparire nelle sale all'alba del Terzo Millennio? Sì, proprio lui, il condottiero sepolto nei dvd che legioni di romani espongono fiere sugli scaffali della libreria in salotto, come pezzi di millenario travertino trafugati dai Fori Imperiali. Klopp ha decisamente osato troppo. E il bello è che a scatenare l'inferno sui social non sono i tifosi giallorossi, ma lui in persona: Russell Crowe. Ecco il suo inaspettato, sorprendente ed efficacissimo tweet in italiano: "Ha. Squadra sbagliata. Forza Roma!!".


E sì, caro Jurgen, questa sera il Gladiatore, coerente con la sua storia, che sia quella raccontata al cinema o quella che vive in appendice nel quotidiano di Roma, dalle rievocazioni al Circo Massimo ai negozi di souvenir, tiferà solo e soltanto giallorosso. Memore forse del giorno in cui capitan Totti gli consegnò una maglia della "magica" con impresso il suo nome nell'Anfiteatro Flavio. Era il 2010 e in quel soggiorno romano di otto anni fa, non da Gladiatore ma da aspirante rocker, Russell potè persino esibirsi con tanto di band sulla scalinata di piazza di Spagna.

Klopp stuzzica la Lupa che dorme. E se a sconfessarlo sui social è proprio Russell Crowe, il minimo che ci si può aspettare è che al suo segnale si inneschi un'interminabile "ola" di tweet pregni di orgoglio romanista. Esattamente quanto accade in queste ore con i commenti al tweet sul credo giallorosso del Gladiatore sbattuto sul muso dello stratega germanico dei Reds di Liverpool. 

Quello che non ti aspetti (o in questo caso forse sì) è che assieme al ciclopico "Dajeeee!!!" che riassume e connota la fede romanista al maschile, anche tantissime tifose impugnino la tastiera per farsi sentire. Con effetti che, per una volta, colorano il calcio di sfumature inconsuete. E spesso esilaranti. Come accade con Antonella: "Roma is part of you Russell. Your pasta, your present and your future". Ovvero: "Roma è parte di te Russell. La tua pasta, il tuo presente e il tuo futuro". Poi, la disperazione: "Past (passato, ndr) not pastaaa!!! OMG my phone has its own life and decides what words to use (o mio Dio, il cellulare vive di vita propria e decide quali parole usare)".
 
Francesca: "Forza Maggica, sempre!!! Russell oggi ti amo ancora di più!". Nadège: "Di solito, non sono una tifosa di Roma ma stasera ..". E ritorna Antonella a ribadire il concetto: "Ti adorooooo Russell!!! Io non sono una tifosa but tonight, Forza Roma!!!!!". Annalisa: "Allora parli italiano...anyway". Isabella: "Sì, lo parla e anche bene. Meglio di tanti giornalisti che conosco". Cinzia: "Amoreeeeeeeeeeeeeeeeeeeee...".

Si registrano interventi di tifose anche dall'estero, ma il loro giudizio è decisamente più tendente all'estetico. Nadine: "The only thing I love about Italy is Rome, but then there was Verona. I left my heart in Amalfi too, but i nearly died of a heart attack whilst there they driving without any respect or road rules and that is something I call rude (amo Roma, poi Verona. Ho lasciato il cuore anche ad Amalfi, ma quasi morivo di infarto per come guidano senza rispetto delle regole)".

E' il caso di tornare a parlare di calcio. Con Francesco, che disegna così il centrocampo della Roma. Dove, proprio lì in mezzo, accanto a Totti, spicca "lui".

In chiusura, ecco Gavin, autore di uno dei, decisamente minoritari, commenti della controparte d'Albione. "That's ok Russ. Like Maximus in Gladiator, Roma will get killed tonight by these guys...(ok Russell. E come Massimo in Il Gladiatore, la Roma questa sera morirà per mano di questi ragazzi)". E sull'arena si staglia la minaccia dall'Africa.

Già, i romani (e i romanisti) generalmente rimuovono il tragico finale del film. Superfluo dettaglio, se paragonato alla vampata di emozione che sale ogni volta che Massimo Decimo Meridio scandisce quell'iniziale richiamo alla guerra: "Al mio segnale, scatenate l'inferno". E in fondo che importa, se Russell Crowe è sempre tra noi mentre il Gladiatore continua a sfiorare con le mani il grano dei Campi Elisi. Come ricorda Nikita, per sbugiardare chi ha osato ritrarre l'eroe con altra maglia: "Complessati dal 1900 (d.C., anno di fondazione della Società Sportiva Lazio, ndr). Togliete un tifoso che ve sete accollato come tutti l'altri, che questo è sempre vivo". Così vivo, il romanista Russell, da scommettere anche una cena sulla vittoria giallorossa.

P.S. Come ormai sanno anche i popoli insediati oltre il sacro romano GRA, la Roma ha fatto sua la partita, ma non la qualificazione. Anche Russell Crowe ha seguito la sfida e al triplice fischio finale ha indirizzato un nuovo personale tweet all'allenatore del Liverpool per dargli, nel momento del trionfo, un paio di consigli per il futuro. E per ricordare quale sia in realtà la sua fede calcistica più sincera. "Bene, bene...lezioni da imparare, Jurgen Klopp...1. Mai sfidare uno del Leeds a fare il lavoro per il Liverpool. 2. Quando vai a giocare contro la Roma non invocare il ricordo del Gladiatore. A parte questo...Congratulazioni!!! Buona fortuna nella finale".
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