(Teleborsa) - Il
Governo M5S-Lega per essere nel pieno delle sue funzioni attende il voto di fiducia di Camera e Senato, dopo il
giuramento dei ministri al Quirinale nelle mani del Presidente
Mattarella.
L'indaffaratissimo premier
Giuseppe Conte si recherà domani mattina (5 giugno 2018) in Senato per esporre il programma attorno alle ore 12.00. Subito dopo, alle 13.30, si recherà alla Camera a consegnare il testo delle sue dichiarazioni programmatiche annunciate al Senato per poi rientrare a Palazzo Madama, per le 14.30, dove avverrà il dibattito e infine la votazione di fiducia, prevista attorno alle 19.30.
Sul fronte
Salvini, si conferma l’attivismo del neo ministro dell’Interno, in particolare sui fronti
sicurezza e migranti. La sera stessa del giuramento e subito dopo il Consiglio dei Ministri a Palazzo Chigi, il vice premier e al tempo stesso capo del dicastero del Viminale, aveva riunito i capi dipartimento della struttura. Tutti sono giunti con i rispettivi dossier di competenza.
Ma privi di proposte. Particolare che avrebbe irritato il neo ministro, sottolineando come tutti loro sapessero da tempo del suo probabile arrivo e quindi delle idee sul metodo di lavoro.
In ogni caso,
Salvini ha da sciogliere con rapidità due nodi, importantissimi per il suo lavoro al Viminale: la nomina del Capo di Gabinetto e del Vice, di fatto la sua longa manus. Già perché l’attuale Capo di Gabinetto, il Prefetto Morcone, era stato confermato da Minniti nel delicato incarico in regime di prorogatio sebbene avesse superato i limiti di età per la pensione.
Nel carnet delle prossime
nomine che contano al
Viminale, al primo posto per rilevanza istituzionale figura appunto quella del nuovo
Capo di Gabinetto. Fra le ipotesi si sta valutando anche il possibile ritorno dell’attuale Prefetto di Milano,
Luciana Lamorgese, che ha retto l’ufficio dal 2013 al 2016 col ministro
Alfano. Fra gli altri nomi per il Morcone after figurano il Prefetto
Bruno Frattasi, attualmente capo dipartimento dei Vigili del fuoco del Soccorso pubblico e della Difesa civile e l’attuale vice capo di Gabinetto vicario Prefetto
Patrizia Impresa.
Forse più ravvicinate le nomine del
nuovo responsabile della Direzione Centrale del servizio antidroga e del successore del Prefetto Giovanni Pinto, che lascia ad agosto la Direzione Centrale per l’Immigrazione. Intanto suscitano stupore in
Tunisia le frasi di
Salvini sui migranti. Il ministero degli Esteri di Tunisi ha ricevuto l'ambasciatore italiano per informarlo del grande stupore per le dichiarazioni di Matteo Salvini che "non riflettono la cooperazione tra i due paesi nel campo della gestione dell'immigrazione e indicano una conoscenza incompleta dei vari meccanismi di coordinamento esistenti tra i servizi tunisini e italiani per affrontare questo fenomeno".