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Renault Twingo GT, piccola è meglio

La magia del motore posteriore che fa tanto Clio V6 o R5 Maxi-Turbo, un colore da giocattolo e 110 cavalli che regalano un grande divertimento di guida. La sportiva è servita Foto

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Nella forsennata ricerca di cavalli, che comporta un'incredibile escalation anche di pesi visto che molte supercar sfiorano le due tonnellate, c'è ancora qualcuno che invece va controcorrente e punta tutto sulle dimensioni compatte, sulla leggerezza e sul divertimento di guida: Renault.

Una marca che di corse se ne intende davvero visto che Renault Sport ha dominato per anni la F1 fornendo motori a Red Bull e soci (e dove in ogni caso ha vinto 4 mondiali, due piloti e due costruttori con le sue auto), ha corso in lungo in largo nei rally di ogni tipo e fra l'altro sta rilanciano il marchio Alpine. E' loro l'idea di far nascere la Twingo in versione Gt, voluta fortissimamente come frutto dell'accordo con Dailmer (la piccola francese nasce in collaborazione con Smart): motore 900 TCe turbo da 110 Cv, 170 Nm di coppia abbinato ad una trasmissione con cambio manuale a 5 marce o automatico EDC a doppia frizione e a 6 marce E il mix che ne esce è straordinario: la Twingo conserva il suo raggio di sterzo da record (ottenuto grazie al motore posteriore) la praticità delle dimensioni compatte (è lunga 3,59 metri) ma grazie alle profonde modifiche alla scocca all'assetto e al controllo elettronico della stabilità ESP (ora molto meno invasivo del modello "normale) diventa una macchina perfetta per la città ma divertentissima da guidare.

Un giocattolo, insomma, come fa capire bene il colore "Spicy Orange" con dettagli neri e gli stripping NACA sul tetto... E non mancano dettagli da vera supercar come la presa d'aria laterale posteriore (il motore sta lì d'altra parte) e il doppio terminale di scarico.

Va detto poi che il propulsore posteriore qui assume un sapore tutto suo perché richiama alla mente alcuni miti che hanno fatto la storia di Renault Sport  come la R5 Maxi Turbo o Clio V6. Certo, quelli erano motori centrali che si prendevano tutto l'abitacolo (ridotto a due posti), questo è invece un microscopico tre cilindri inclinato per giunta di 49 gradi per offrire ancora maggiore compattezza. Ma la poesia è la stessa.
E poi quella che sembra solo una trovata di design ha qui un suo perché tecnologico visto che migliora nettamente le prestazioni del motore, con una diminuzione del 12% della temperatura dell’aria in ingresso nel turbocompressore. Coniugata a una condotta di sezione superiore, questa presa dinamica permette anche un aumento della portata d’aria al motore del 23%.

Per approfittare di questa ventata di aria fresca, il regime di rotazione del turbocompressore è stato aumentato. La pompa della benzina è progettata per aumentare di conseguenza la portata di carburante e la pompa dell’acqua è studiata per ottimizzare il raffreddamento della meccanica.

Anche il terminale di scarico è stato oggetto di un lavoro specifico, con una nuova taratura della portata d’aria e della contropressione e un silenziatore a doppia uscita. Il tutto si traduce in uno 0-100 inferiore a 10 secondi ma, soprattutto, in un divertimento di guida che poche Renault possono regalare.

Caratteristica frutto del grande lavoro del team di Renault Sport fatto sull'assetto. I nuovi ammortizzatori ad esempio, hanno una taratura molto sportiva. Anche la barra stabilizzatrice anteriore è stata sostituita con una di diametro superiore. E con un’altezza da terra ribassata di 20 mm rispetto alla versione normale e i cerchi Twin’Run da 17’’ – che calzano pneumatici Yokohama BluEarth – la Twingo Gt rende onore al suo nome "GT". E, dal punto di vista del prezzo, anche al nome "Renault" (nel value for money sono sempre dei fenomeni): il listino è di 16.150, senza contare le tantissime promozioni sempre disponibili...