Cronaca

Droga sintetica, secondo decesso in Italia per fentanili

Dopo il primo caso di una morte per ocfentanil e l'allerta rivelata da Repubblica, stavolta una persona ha perso la vita per furanilfentanil. L'overdose fatale il 10 giugno scorso

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Questa volta è successo in provincia di Varese. Sono infatti i carabinieri di Ternate ad aver trovato e fatto analizzare una polvere che poi si è rivelata un fentanile. Più precisamente, nella bustina c'era furanilfentanil. Era accanto a una persona morta per overdose lo scorso 10 giugno.
 
"Il Reperto contenente furanilfentanil era costituito da 1 bustina in plastica trasparente recante la scritta 1:10 contenente sostanza solido pulviscolare bianca/beige", recita l'Allerta di grado 3 (il massimo) diffusa oggi dallo Snap, il Sistema nazionale di allerta precoce dell'Istituto superiore di Sanità. Il reperto è stato inviato il 20 luglio al Laboratorio di analisi dei carabinieri di Milano, che non riuscendo a identificare la sostanza si sono poi rivolti ai Ris di Parma. In quei laboratori il furanilfentanil è stato riconosciuto con un'analisi spettrografica. 

Nelle cronache riportate dal sito Geoverdose, che traccia e geolocalizza in tempo reale le notizie di overdose riportate dai media, si trova un decesso per overdose da sostanza non identificata risalente al 6 giugno nel comune di Tradate. Che sta a una manciata di chilometri da Ternate, il comune riportato dall'allerta dello Snap dove il 10 giugno è stata ritrovata la bustina contenente il furanilfentanil.
 
Come l'ocfentanil, responsabile del caso precedente di decesso per fentanili in Italia, oggetto di un'altra allerta rivelata da Repubblica, il furanilfentanil non è un farmaco e non ha alcuna applicazione in sanità. Nella bustina sono state trovate tracce di altre due sostanze: mannitolo (spesso presente come "taglio" dell'eroina) e furanilide (un funghicida). A differenza del caso precedente, le analisi sono state fatte direttamente sulla sostanza e non su campioni biologici, e i tempi dell'allerta sono stati decisamente più veloci.
 
In Europa ci sono state allerte sul furanilfentanil dal 2015. Nel 2017 la Commissione Europea ha esortato gli Stati membri a sottoporre la sostanza furanilfentanil a misure di controllo, nella relazione che accompagna la decisione si legge che "la sua presenza è stata rilevata in 16 Stati membri. In cinque Stati membri sono stati registrati 23 decessi correlati al furanilfentanil. In almeno altri 10 casi il furanilfentanil è stato la causa del decesso o vi ha probabilmente contribuito". L'Italia l'ha inserita nella tabella degli stupefacenti lo scorso maggio.
 
Come nel caso precedente, l'Allerta dello Snap riporta in testa la dicitura "vietate la divulgazione e la pubblicazione su web", ma come allora tra chi riceve le allerte, sanitari e forze di polizia, c'è chi pensa che vadano invece divulgate anche fra chi non fa parte di queste categorie professionali, l'informazione può infatti interessare anche gli stessi consumatori di stupefacenti. Le allerte europee dell'Osservatorio europeo su droghe e dipendenze, e i sistemi nazionali di allerta di altri Paesi, non riportano divieti di pubblicazione.