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Pallone d'Oro, giallo sul voto: il giornalista delle Comore non esiste

Il Pallone d'Oro 2018 vinto da Modric
  (afp)
Abdou Boina, che avrebbe votato in rappresentanza del Paese africano, non esisterebbe né avrebbe mai lavorato per "albaladcomores.com", la testata indicata nelle votazioni che tra l'altro ha chiuso i battenti nel 2012. L'accusa arriva da un ex fotografo del quotidiano: "In quella redazione non c'è mai stato nessuno con quel nome"
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ROMA - Sono passati solo pochi giorni dalla festa che a Parigi ha visto Luka Modric ricevere il Pallone d'Oro 2018. Il centrocampista del Real Madrid è diventato il primo croato della storia a vincere il premio, rubando lo scettro che negli ultimi dieci anni si sono spartiti equamente Leo Messi e Cristiano Ronaldo. La scelta di premiare Modric ha scatenato più di qualche polemica, alimentate oggi da un mistero che arriva dall'Unione delle Comore.

Il giornalista di questo Paese dell'Africa orientale, Abdou Boina, che ha votato in ordine per Mbappé, Modric, Cristiano Ronaldo, Hazard e Salah, a quanto pare non sarebbe mai esistito. Inoltre il portale Albalad Comores, di cui Boina è indicato come redattore, ha chiuso i battenti nek 2012. A far scoppiare il caso è stato Toimimou Abdou, un fotografo che in passato ha lavorato per questa testata.

"Sono sorpreso di vedere che il quotidiano Albalad Comore esiste ancora. Che io sappia, e questa è la realtà, questo giornale ha chiuso da quasi sei anni - ha detto ad Alwatwan.net -. In questa redazione non c'è mai stato un giornalista di nome Abdou Boina. Abbiamo avuto due giornalisti sportivi e cioè Abdul Yusuf per l'edizione francese e Sharif Ousseine per l'edizione araba".
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