Economia

Egitto, Eni riduce la quota della concessione Nour. Ceduto il 45% a Mubadala Petroleum e Bp

L'operazione  approvata dal governo egiziano dopo le intese preliminari le scorse settimane. Alla società italiana resterà il 40%

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MILANO - Eni alleggerisce la quota  nella concessione di Nour, nell'offshore dell'Egitto. Il governo del Cairo oggi ha approvato la cessione da parte di Eni di una quota del 20% a Mubadala Petroleum, una controllata di Mubadala Investment Company, e di una quota del 25% a BP. L'approvazione -annuncia Eni in un comunicato - segue la firma degli accordi di farm-out con Mubadala Petroleum a novembre e con BP all'inizio di dicembre ed è stata celebrata durante una cerimonia al Sharm el-Sheik alla presenza del ministro egiziano del petrolio, Tarek El Molla.

Nella concessione, che è in partecipazione con Egyptian Natural Gas Holding Company (EGAS), Eni detiene ora una quota del 40%, BP del 25%, Mubadala Petroleum del 20% e Tharwa Petroleum Company il restante 15%. "Questa operazione - spiega l'Eni - fa parte di una più ampia partnership con BP a livello internazionale e rafforza ulteriormente la collaborazione con Mubadala Petroleum in Egitto. Nour è un blocco situato nel prolifico bacino del Delta del Nilo orientale del Mar Mediterraneo, a circa 50 km al largo della costa, in acque profonde da 50 a 400 metri e copre un'area totale di 739 km2. Eni sta attualmente effettuando la perforazione del pozzo esplorativo. Eni è presente in Egitto dal 1954, dove opera attraverso la controllata IEOC. La società è il principale produttore del paese con una produzione equity di circa 340 mila barili di olio equivalente al giorno.