Quali sono gli ultimi titoli vincenti del portafoglio Buffett? Ecco le novità
Titoli vincenti del portafoglio Buffett: le ultime novità
Quando, nel 1965, la Berkshire Hathaway, all’epoca produttore di tessuti in difficoltà, fu rilevata da un giovane Warren Buffett nessuno avrebbe mai creduto che sarebbe diventata una holding multimiliardaria. Una holding che può vantare titoli sempre vincenti nel proprio portafoglio. La strategia principale di Buffett è semplice: cerca imprese solide con obiettivi a lungo termine che premiano gli azionisti con dividendi e, possibilmente, a prezzi convenienti. Una strategia che impone, come lui stesso dice, di essere avidi quando gli altri sono timorosi e di fuggire quando gli altri diventano avidi.
Ma quali altri titoli, oltre a quelli che lui ha già in portafoglio, potrebbero essere allettanti?
Titoli vincenti del portafoglio Buffett: chi c’è già
Recentemente è saltato agli onori della cronaca il titolo Amazon.com. In effetti l’idea di comprarlo non è arrivata dallo stesso Buffett ma da un suo collaboratore di primo piano. Risultato: il grande investitore ha ammesso di aver commesso un errore nel non comprarlo prima. Amazon (AMZN), dunque, è già un titolo vincente del portafoglio Buffett, uno degli ultimi, forse quello che ha avuto l’eco più imponente. Se non altro per un investimento di 483.300 azioni che vale circa 840 milioni di dollari. In questo caso, sebbene il prezzo non sia dei più convenienti, lo diventa di fronte alle opportunità di crescita future. Infatti la voce e-commerce per Amazon sta diventando paradossalmente quasi secondaria. Nell’elenco delle sue fonti di introiti i primi posti sono rappresentati dalla pubblicità e dai suoi servizi. Un quadro che, con il tempo, è destinato ad ampliarsi. Ma oltre questo c’è un’altra caratteristica tipica dei titoli della Berkshire Hathaway: azioni di società che, a prescindere dall’andamento economico, dovranno per forza di cose fornire servizi essenziali.
Titoli vincenti del portafoglio Buffett: chi ci sarà
E considerando una popolazione mondiale in aumento, non si può non guardare anche allo sfruttamento delle risorse e, in ultima analisi, ai rifiuti. Ecco allora che, come detto, a prescindere dal fatto che possa esserci una recessione o meno, Waste Management (WM), azienda leader nel trattamento dei rifiuti, dovrà essere chiamata in causa. A su vantaggio la certezza di essere necessaria ma anche la scarsa concorrenza. Oltre a un monopolio territoriale nelle zone in cui opera. Vantaggio anche duraturo, infatti le aziende di trattamento e stoccaggio dei rifiuti hanno contratti con amministrazioni e municipalità che durano anni. Non solo, ma le barriere di entrata (intese come strumenti e mezzi ma anche come zone per i trattamenti e macchinari) sono altissime. Insomma: uno di quei titoli da comprare oggi e chiudere in un cassetto. Proprio come piace a Buffett.
