Spread in discesa con la crisi di Governo

spread

Chi pensava che con la crisi di governo lo spread tornasse a volare in preda alla disperazione sarà rimasto deluso.

Nella realtà in queste prime giornate di crisi lo spread è sceso e il BTP futures veleggia sopra quota 142!

Insomma le più nefaste previsioni, per ora, non solo sono smentite ma addirittura si va in direzione opposta.

Spread in discesa: come mai?

I gradi gruppi finanziari fanno il tifo affinché si ripristini una situazione in stile Governo Monti.

Ovvero auspicano che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella riesca a formare una sorta di governo di garanzia (garanzia poi per chi?) che metta insieme una legge di Bilancio per 2020 totalmente in linea con le aspettative di austerity dell’UE.

Poco importa che i livelli occupazionali siano tornati a livelli pre-crisi proprio quando dalle politiche indotte dall’Unione ci si è un po’ scostati…

Addirittura gli strategist di Commerzbank  hanno già idee precise su quali saranno le prossime mosse di Mattarella.

Dalla Germania si aspettano che : «Nelle prossime sedute la situazione rimarrà fluida, con le speculazioni sul governo di garanzia e le aspettative di un nuovo QE che dovrebbero riportare su un trend di contrazione lo spread Btp/Bund».

Dopo di che prevedono che il presidente Mattarella e breve, incontrerà Pd, Lega e Movimento 5 stelle.

Stando alle ultime voci si confida di trovare “un nome per nominarlo” premier di un governo politico entro lunedì, altrimenti Mattarella nominerà velocemente un“governo di garanzia” per poi andare al voto.

 Non piacciono gli aneliti sovranisti

Ci permettiamo una breve digressione sul perché lo spread scende durante la crisi anziché salire… come appariva scontato.

Sappiamo quanto  l’anti-europeismo e gli aneliti sovranisti diano fastidio.

L’idea di popolazioni governate da una unica centrale di pensiero massimizzante è ferma da secoli nelle menti delle grandi famiglie e delle potenti lobby che governano il mondo.

Popoli che bevono a dismisura e fumano e nella loro protesta tra alcool e droghe si quietano sbraitando sui social.

Sfogatisi così non vi è rischio che possano arrivare mai ad agire nel concreto come invece accadeva nei secoli passati pregni di veri ideali.

Prosit!

 

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