Azioni degne di un vitalizio: quali sono?

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Vivere senza lavorare? E’ un sogno o è possibile? Il segreto? Trovare azioni degne di un vitalizio. Quali sono e come sceglierle? Ecco svelati alcuni segreti.

Meglio grandi dividendi o dividendi sostenibili?

La domanda è un po’ sulla falsariga del più famoso “Meglio un uovo oggi che una gallina domani”. Infatti i dividendi che solitamente appaiono allettanti perché molto alti, sono elementi che dovrebbero suscitare sospetto. Questo perché, a meno di poche eccezioni, sono creati ad arte per attirare investitori: nulla esclude, infatti, che da un momento all’altro possano venire tagliati. Sebbene la certezza, per chiunque operi sui mercati, sia un concetto estraneo, si deve sempre avere cautela verso quelli che appaiono come “affari”.

Azioni degne di un vitalizio: puntare sulla saggezza

In altre parole, a meno che non lo si faccia per altri motivi, chiunque punti ad una rendita a vita dovrebbe optare per una serie di dividendi magari meno appariscenti ma senza dubbio sostenibili nel tempo. Anche perché i titoli che continuare a pagare, si spera che possano anche aumentare nel tempo le proprie risorse, il tutto a vantaggio degli azionisti. Un esempio potrebbe essere Gilead Sciences (GILD). Forse all’inizio del decennio aveva margini di crescita indubbiamente più ampi, ma come è accaduto per alcuni giganti del web, la biotecnologia si è trasformata in un settore di valore anche per gli anni a venire. Le azioni offrono attualmente un rendimento del 3,9% e sono scambiate a 9,2 volte gli utili previsti per il prossimo anno.

Le prospettive per il futuro

Un mix favorevole al quale vanno aggiunte le prospettive future. Infatti nel mercato delle nuove molecole la compagnia appare con diversi cavalli di battaglia. Il primo è Biktarvy, farmaco per il trattamento da HIV che potrebbe registrare un fatturato di $ 7 miliardi entro il 2024. Il secondo è Filgotinib, antinfiammatorio contro l’artrite reumatoide  che potrebbe registrare vendite per 6,5 miliardi di dollari già all’inizio del prossimo decennio.

P&G

Chi vuole però andare sul classico, può sempre giocare la carta Procter & Gamble, gigante dei prodotti di consumo. In questo caso si guarda agli acquisti di prodotti alla portata di tutti e di uso quotidiano, ovvero impermeabili ai cicli economici. Inoltre il suo dividendo è stato aumentato per circa 6 decenni e nulla lascia presagire che anche in futuro non lo faccia. A confermare questa sicurezza c’è la strategia industriale alla base della società: vendere e monitorare i diversi marchi presenti in portafoglio in modo da avere tra le mani sempre quelli più redditizi.

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