Moody’s taglia le stime di crescita dell’Italia

Moody's

 Dei dubbi sulla piena affidabilità di Moody’s e delle altre agenzie di rating tutte a controllo privato abbiamo già scritto.

Andiamo sui dati tralasciando questa commistione che comunque continuerà ad aleggiare foriera di lati oscuri.

Ebbene ieri Moody’s ha tagliato le stime di crescita sull’Italia.

Visto il contesto generale che stiamo descrivendo in questi giorni verrebbe da dire che …non ci voleva un grande studio per arrivarci.

Fuori dall’ironia….che succede?

Verso la recessione?

Le parole Italia e recessione sono state ripetutamente accostate nel corso degli ultimi mesi, nel momento in cui il deterioramento delle condizioni economiche (non soltanto nostrane) è risultato sempre più evidente.

Certamente il sentiment negativo è stato favorito sia dai continui litigi all’interno dell’esecutivo gialloverde che dalla crisi di governo ufficializzata all’inizio di agosto.

A seguire le stime di crescita di molti, tra cui quelle di Moody’s, sono state riviste.

Anche il peggioramento dell’outlook globale ha giocato un ruolo.

D’altronde se in crisi si dibatte la rinomata Germania in fase di pieno allarme  recessione, cosa potrà capitare all’Italia, strutturalmente da tempo la più debole della zona euro?

Recessione? Le previsioni sull’Italia

La moda di accostare l’Italia alla recessione è datata e porta anche a storture nell’analisi.

Tanto che nel 2018 si parlò, anche da parte dell’ISTAT di recessione tecnica dopo due trimestri col segno meno.

Lettura anomala per due motivi:
1 per parlare di recessione si è sempre valutata la serie di tre trimestri di PIL negativo
2 il dato annuale segnava comunque un seppur timido +0.1%!

Quindi parola recessione come arma politica ed informativa…ma lasciamo perdere questo aspetto.

Fatto sta che a inizio 2019 seppure limitatamente  i numeri sono migliorati e il PIL dell’Italia ha segnato +0.1%.

Dato debole ma comunque segno tornato più!

Nel 2° trimestre del 2019, complice il peggioramento globale specie in area UE, si è tornati a segnare uno 0.0% di PIL in Italia

A questo punto è arrivata la crisi di governo che è stata come invitare le oche a bere per chi non vede l’ora di mazziarci!

Nel mazzo degli osservatori poco benevoli verso il tricoloreovviamente ancheMoody’s che giusto ieri ha scelto di tagliare le stime di crescita dell’Italia.

Come causa si è parlato delle incertezze riguardanti l’outlook economico, ma ovviamente anche di altro.

Crescita moderata ma non recessione

Nonostante la severità dei giudizi comunque Moody’s non vede recessione.

Semplicemente una crescita più contenuta.

Per 2019 le attese della famosa agenzia sono di un  PIL che non crescerà più dello 0,4% previsto a inizio anno ma si fermerà a un + 0,2%.

Poi meglio nel 2020, invece, quando l’economia italiana avanzerà dello 0,5%.

Ecco la sintesi tratta dal report:

“L’outlook rimane particolarmente incerto con un’economia che continua a stentare. Per quanto la maggior parte dei paesi dell’Eurozona abbiano registrato un qualche rallentamento dalla metà del 2018 in avanti, quello dell’Italia è stato il più accentuato.”

Quindi niente recessione per l’Italia, ma una stima decisamente contenuta che vede anche nell’instabilità politica una delle sue cause di limitatezza.

Approfondimento

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