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Progetto Africa, Eni, Bf e Coldiretti firmano accordo di cooperazione per iniziative di sviluppo sostenibile

di Redazione Economia

Progetto Africa, Eni, Bf e Coldiretti firmano accordo di cooperazione per iniziative di sviluppo sostenibile

Firmato oggi da Eni, Bonifiche Ferraresi (Bf Spa) e Coldiretti a Cernobbio, alla presenza del premier Giuseppe Conte nella giornata conclusiva del Forum internazionale dell’Agricoltura promosso da Coldiretti, Progetto Africa, un accordo di cooperazione per l’avvio di attività di valutazione su specifiche iniziative all’estero, ed in particolare in Africa, relative a progetti di sviluppo delle economie locali attraverso l’applicazione di tecniche agricole innovative e sostenibili nel pieno rispetto degli ecosistemi. «Tenevo molto ad essere qui - ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte - appena ho ricevuto l’invito ho subito aderito perché `Progetto Africa´ è un progetto importante. Nasce da progetti privati. Non nasce sotto l’egida di parte pubblica o della politica, ma è un progetto strategico che ha rilievo politico».

L’accordo è stato sottoscritto dal Presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, l’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, e l’Amministratore Delegato di Bf S.p.A., Federico Vecchioni. Eni, BF S.p.A. e Coldiretti intendono valutare, in via prioritaria, una prima collaborazione applicabile in Ghana. Il Progetto Ghana, sviluppato da Eni in partnership con il governo locale, è un progetto pilota finalizzato a creare uno sviluppo duraturo in aree particolarmente depresse del Paese, attraverso la realizzazione di un centro di formazione per lo sviluppo agricolo e di realtà imprenditoriali in cui inserire successivamente le risorse formate, promuovendo la creazione di un tessuto imprenditoriale legato alle attività agricole. Il progetto prevede l’assegnazione di un’indennità giornaliera agli studenti per l’intero periodo di formazione, con obbligo di frequenza.

Il Progetto Ghana, grazie all’identificazione di specifici indicatori ad esso associati, abilita la replicabilita’ del progetto su più ampia scala in altre regioni del Ghana come in altri Paesi dell’Africa sub-sahariana. Fornire non solo infrastrutture, come case e scuole, ma dare l’opportunità di imparare un lavoro, in particolare quello dell’agricoltore. È questo il cuore del progetto Africa. «Il progetto Africa - ha detto l’amministratore delegato di Eni Descalzi - è estremante ambizioso, ed è indirizzato potenzialmente a 7 milioni di persone, un milione di persone coinvolte direttamente” più l’indotto. Abbiamo bisogno di molti investimenti, è un progetto che abbiamo finanziato ma ha bisogno di almeno 2 o 3 miliardi di investimenti per coprire tutta la popolazione. Quello che vogliamo insegnare è il lavoro dell’agricoltore. Sarà un mezzo estremamente efficace - ha sottolineato - per far crescere l’Africa”.

«L’obiettivo - ha evidenziato il presidente di Coldiretti Prandini - è esportare un modello di sviluppo che punti sulla valorizzazione delle realtà locali, sfruttando le potenzialità dell’impresa familiare e sostenendo così i piccoli produttori del Sud del mondo’’. «BF S.p.A., che rappresenta nel settore agro - industriale la realtà più importante a livello nazionale, ha il dovere di contribuire con le sue competenze a far divenire l’Africa - ha concluso l’Ad di Bonifiche ferraresi Federico Vecchioni - un grande laboratorio per la sostenibilità e l’innovazione applicata all’agricoltura. La creazione di moderne filiere agricole integrate, il trasferimento alle giovani generazioni del know - how per una agricoltura sostenibile e innovativa sono tra gli obiettivi di BF S.p.A. per il Progetto Ghana, che vuole contribuire alla diminuzione delle emergenze alimentari, climatiche e all’endemica mancanza di lavoro e di futuro che ancora oggi affligge una parte del Paese”.

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