La banca senese

Mps, condanne per Mussari, Nomura
e Deutsche Bank: confische per 150 milioni

di Fabrizio Massaro

Mps, condanne per Mussari, Nomura  e Deutsche Bank: confische per 150 milioni

Tutti condannati: gli ex vertici di Mps Giuseppe Mussari, Antonio Vigni e Gian Luca Baldassarri, e i manager di Deutsche Bank e Nomura, i colossi con cui Siena tra il 2008 e il 2011 realizzò le operazioni Alexandria e Santorini per occultare potenziali perdite per 220 milioni di euro.

A più di sei anni dallo scandalo che travolse l’istituto senese, e tre dall’avvio del processo, trasferito a Milano, ieri la seconda sezione del tribunale penale presieduta da Lorella Trovato ha condannato tutti e 13 gli imputati: per Mps l’ex presidente Mussari (7 anni e 6 mesi), l’ex direttore generale Vigni (7 anni e 3 mesi), l’ex capo dell’area finanza Baldassarri (4 anni e 8 mesi) e l’ex direttore finanziario Daniele Pirondini (5 anni e 3 mesi). L’inchiesta della Procura di Siena e condotta dal nucleo valutario della Guardia di Finanza che nel 2013 travolse i vecchi vertici di Mps ha retto nell’impianto dei pm milanesi Giordano Baggio, Mauro Clerici e Stefano Civardi: manipolazione del mercato, falso in bilancio e falso in prospetto per avere occultato Alexandria, costruita su 3,5 miliardi di euro di Btp, e Santorini (su 2 miliardi). Si reggevano su due gambe: da un lato Mps «vinceva» e così copriva le perdite; dall’altro spalmava negli anni il buco. È stato questo ad affossare Mps? Non proprio, hanno detto gli stessi pm davanti alla commissione d’inchiesta sulle banche nel 2017: le operazioni «hanno riflessi penali» perché servite a occultare perdite, a loro volta legate all’acquisizione di Antonveneta del 2007, spiegò Ciavardi, ma «nulla c’entrano con la crisi di Mps. A incidere è stata la crisi del sistema». E i crediti in sofferenza «sono un altro capitolo importante della crisi».

Per le banche estere, condannati a 4 anni e 8 mesi gli ex manager di Deutsche Bank Michele Faissola, Michele Foresti e anche Igor Scott Dunbar (i pm avevano chiesto l’assoluzione) a 3 anni e 6 mesi Dario Schiraldi, Marco Veroni e Matteo Angelo Vaghi (assoluzione chiesta per lui). Pesanti condanne anche per l’ex ceo di Nomura International plc London Sadeq Sayeed (4 anni e 8 mesi) e per l’ex top banker Raffaele Ricci (3 anni e 5 mesi). Inoltre, per Deutsche Bank multa di 3 milioni di confisca di 64 milioni (mentre la procura aveva chiesto 449 milioni) e per l’istituto giapponese confisca per 88 milioni e multa da 3,45 milioni. Molte parti civili hanno comunque già transato con le due banche a restano contro Mps, responsabile civile. «Delusa» si è detta Db, mentre il suo legale Giuseppe Iannaccone esprime «stupore» e Nomura parla di «disappunto». Scontato il ricorso in appello. Gli avvocati hanno puntato a mettere in dubbio l’interpretazione di alcuni principi contabili alla base della lettura come «derivati» delle due operazioni. Tanto è vero che la corte ha disposto la «trasmissione degli atti» per i manager Mps Massimo Molinari e Daniele Bigi, per l’ex Db Stefano Dova e l’ex Nomura Francesco Cuccovillo. Il presupposto potrebbe essere — ipotizzano alcuni legali — che anch’essi sapessero dell’occultamento. Si capirà dalle motivazioni, attese in 90 giorni. «Svanirà anche questa incredibile condanna, perché Giuseppe Mussari è innocente», dicono i legali Tullio Padovani, Fabio Pisillo e Francesco Marenghi. Il riferimento è all’altro processo, per ostacolo alla vigilanza su «mandate agreement» di Alexandria: condanna in primo grado, assoluzione in appello e la Cassazione che ordina un nuovo processo per assolverli perché «il fatto non sussiste». .

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