Notizie Notizie Mondo Mercati tornano in modalità risk off su timori coronavirus: listini giù, oro continua corsa

Mercati tornano in modalità risk off su timori coronavirus: listini giù, oro continua corsa

21 Febbraio 2020 10:36

I timori legati all’epidemia del coronavirus non mollano la presa sui mercati europei, dove prevalere una certa cautela. E così l’ultima seduta della settimana prosegue all’insegna dei ribassi (seppur moderati): segno negativo per il Dax che cede lo 0,22%, ma anche il Cac40 e il Ftse 100 che indietreggiano rispettivamente dello 0,54% e dello 0,62%. Una debolezza che riguarda anche Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che lascia sul terreno lo 0,75% a 24.891,16. Sul fondo del listino milanese Tenaris all’indomani dei conti 2019, ma anche due big del comparto finanziario come Unicredit e Azimut.

Sotto i riflettori degli operatori, degli investitori resta l’epidemia in arrivo dalla Cina, e in particolar modo i potenziali impatti sull’economia. La Commissione nazionale di Sanità cinese ha aggiornato il bilancio delle vittime e dei casi confermati di coronavirus: le persone infettate sono salite a 75.465, a fronte di 2.236 decessi. La Corea del Sud ha riportato 52 nuovi casi per un totale di 150 casi. Il direttore dell’OMS, Organizzazione mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha ammesso ai giornalisti che il basso numero di casi di persone infettate dal coronavirus al di fuori della Cina “potrebbe non rimanere tale per molto tempo”, lasciando presagire nuovi casi nel mondo.

“Quello che ha spinto i mercati europei a iniziare la seduta in lieve ribasso stamattina, sono i timori che gli effetti economici di questa epidemia saranno probabilmente più duraturi dal punto di vista economico, poiché i contagiati iniziano ad aumentare rapidamente in tutto il resto dell’Asia”, sottolinea Michael Hewson, Chief Market Analyst di Cmc Markets UK ricordando che le quotazioni dell’oro hanno continuato a salire oltre quota 1.630 dollari l’oncia (in questo momento il metallo giallo viaggia a 1.636,15 dollari, +0,97%) e, secondo l’esperto, si mantiene sulla rotta per ulteriori guadagni verso 1.700 l’oncia da un punto di vista tecnico.

Certo, il mercato prova a concentrarsi anche sui riscontri macroeconomici che sono arrivati dalla zona euro sull’andamento dell’attività manifatturiera e servizi. Nell’analisi odierna di Ihs Markit dal titolo “l’economia dell’eurozona si oppone all’impatto del virus e indica i valori di crescita più alti degli ultimi sei mesi” emerge che i dati Pmi flash relativi al mese di febbraio hanno mostrato che l’economia dell’eurozona ha indicato il tasso di crescita più rapido degli ultimi sei mesi. In particolare, l’indice Pmi composito dell’eurozona è aumentato rispetto a 51,3 di gennaio indicando il maggiore incremento dell’attività da agosto, mentre quello manifatturiero si è attestato a 49,1 da 47,9 di gennaio (valore più alto in 12 mesi).

Nonostante parecchie aziende abbiano riportato sconvolgimenti vari legati al coronavirus, citando problemi sulla catena di distribuzione ed i colpi subìti in particolare dal settore viaggi e turismo, ancora una volta a febbraio l’economia dell’eurozona è riuscita a indicare un rialzo“, segnala Chris Williamson, Chief Business Economist presso Ihs Markit, ricordando che “il Pmi flash ha raggiunto il livello più alto in sei mesi, in linea con il tasso di crescita trimestrale del Pil di quasi lo 0,2%. “L’espansione è dovuta alla capacità di ripresa del settore dei servizi, ma anche il settore manifatturiero ha mostrato incoraggianti segnali di uscita da una crisi che ormai attanaglia le proprie aziende da più di un anno – aggiunge l’economista -. I nuovi ordini sono infatti diminuiti al tasso più lento da fine 2018”. Chris Williamson precisa tuttavia che il coronavirus e le sue conseguenze restano una incognita. “Se da un lato l’indagine di febbraio ha dato il benvenuto a notizie incoraggianti, quando tutti i mezzi di informazione sono stati dominati dai timori di una crescita economica colpita dall’emergenza sanitaria globale, resta il dubbio se l’impatto diretto del coronavirus non sia ancora pienamente evidente“, dichiara l’esperto di Ihs Markit.

Intanto nel pomeriggio dagli Usa giungeranno l’indice Pmi su manifattura e servizi e le vendite di case esistenti. Tra gli appuntamenti, si segnala anche l’avvio del G20 a Riyadh, a cui partecipa il ministro dell’Economia Gualtieri. A livello societario, sono attesi i conti di Juventus.