L’emergenza coronavirus fa crollare il Bitcoin. Altro che bene rifugio!

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L’emergenza coronavirus fa crollare il Bitcoin. Altro che bene rifugio!

Circolano molte leggende metropolitane sui mercati finanziari e soprattutto queste riguardano i titoli difensivi e i beni rifugio. Quali sono i titoli difensivi? Sono quelli che in determinati frangenti dovrebbero salire rispetto alle discese degli indici azionari. Purtroppo questa correlazione non è diretta perchè sarebbe davvero semplice investire e guadagnare sui mercati. Possiamo solo dire che in determinati contesti quando i mercati scendono ci sono alcuni titoli che di volta in volta vanno controcorrente. Ma non sono sempre gli stessi.

Molti ritengono che un bene rifugio sia l’oro, ma nemmeno è così. Basta analizzare le serie storiche per rendersene conto.

I mercati azionari dall’ultima settimana di febbraio hanno  iniziato una forte discesa e siamo già in alcuni casi in presenza di ribassi del 40%. E probabilmente non è ancora finita.

Le criptovalute hanno  seguito anzi ricalcato lo stesso grafico dei mercati azionari internazionali. Massimo verso il 23 febbraio e poi crollo.

L’emergenza coronavirus fa crollare il Bitcoin. Altro che bene rifugio!

Il Bitcoin (BTC EUR) in data odierna quota a 4.820 -1,81%. Da inizio anno ha segnato il minimo a 3.512,21 ed il massimo a 9.676,86.

La perdita dai massimi annuali è di oltre il 50% e potrebbe ancora continuare. La perdita in chiusura giornaliera  e poi settimanale di area 7.618 ha dato l’abbrivio ad uno swing ribassista di medio lungo termine.

Ora il rischio è che possano essere ritoccati i minimi degli ultimi 3 anni in area 2.919/2.765.  Una chiusura mensile inferiore ai 7.673 avrebbe infatti  per/entro i prossimi 12 mesi come obiettivo primo 2.765 e poi 915 ca.

Cosa potrà impedire il verificarsi di questa probabilità?

Una chiusura mensile superiore agli 7.673.

Si procederà per step ma la sensazione è che le critptovalute continueranno a  seguire le sorti dei mercati azionari. Perlomeno nel breve termine. La situazione  di emergenza e la poca visibilità sul futuro dell’economia mondiale ha creato forti squilibri su tutti gli asset. Oggi dire quale potrebbe essere il mercato su cui puntare in caso di ulteriore discesa dei mercati azionari è  davvero difficile e sarebbe una mera elucubrazione mentale. Siamo in un nuovo paradigma e questo è il tipico cigno nero che i cui effetti non sono ancora decifrabili e quantificabili. Non si riesce ancora a sapere il picco possibile  del virus a livello mondiale, immaginiamo dove potrebbero arrivare a questo punto i mercati finanziari. Al momento infatti il trend di lungo termine di questi ultimi è a serio rischio ma per definirne le sorti  ci rimettiamo al segnale che verrà generato in chiusura mensile. Idem per il Bitcoin.

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