«Hai un problema con i buoni postali? C'è l'Arbitro bancario finanziario». L’avvocato Marta Buffoni, del Foro di Novara, già vincitrice di importanti cause a tutela del risparmio, anche riguardanti i buoni postali, commenta così la recentissima decisione (n. 6142/2020) del collegio di coordinamento dell’Abf. «E’ uno strumento utilissimo, ma ancora sconosciuto ai più» spiega l’avvocato. «L’Arbitro bancario finanziario consente al cittadino di richiedere tutela anche senza rivolgersi al tribunale», con alcuni vantaggi immediati:

- la pratica si introduce in via telematica creando uno username e una password personali sul sito dell’organismo in modo comodo e facilmente accessibile;

- l’organismo è presente su tutto il territorio nazionale, con sedi decentrate competenti in relazione alla residenza del risparmiatore;

- i costi sono contenuti: diversamente dalla causa in tribunale non sconta il pagamento di contributo unificato, marche da bollo e imposta di registro, ma solo un contributo di istruttoria pari a euro 20,00 pagabile con bonifico al momento della richiesta;

- la questione viene esaminata e decisa da una commissione con preparazione specifica sulla materia finanziaria in cui è presente anche un rappresentante dei risparmiatori;

- i tempi di definizione della pratica sono più rapidi rispetto al tribunale ordinario;

- in caso di esito non soddisfacente è comunque possibile rivolgersi al tribunale;

- se l'intermediario non adempie la decisione (di pagamento a favore del risparmiatore, ad esempio), la notizia è resa pubblica sul sito dell'Abf;

- non c’è bisogno di spostarsi fisicamente perché non ci sono udienze e la trattazione è basata sui documenti caricati sul portale: un bel vantaggio anche in tempo di Covid-19 e distanziamento sociale

«Per la materia dei buoni postali emessi dopo il 1/7/1986» aggiunge l’avv. Buffoni «il ricorso all'Abf si è rivelato un ottimo strumento di tutela del risparmiatore. Da anni ripetiamo che le indicazioni di rendimento presenti sul cartaceo non devono essere trascurate al momento della riscossione, e le recenti decisioni dell’Abf hanno messo nero su bianco questa tesi, sia per quanto riguarda i buoni della serie Q/P, sia per quanto riguarda i buoni non pagati perché erroneamente dichiarati prescritti ".

La richiesta non necessita dell'assistenza professionale o legale; tuttavia la complessità della materia finanziaria e del risparmio in generale suggerisce l'opportunità di un affiancamento tecnico. L’avvocato Buffoni si occupa da anni della materia, su cui ha anche scritto un libro, dal titolo "Mastercash - Ricette agrodolci per il risparmio in buoni postali".

«Abbiamo riportato nelle tasche dei risparmiatori circa 1 milione di euro grazie all’intervento dell’Abf» dice il dott. Fabio Barberi, amministratore delegato della società di consulenza Utilia.Org srl. «Questo organismo di risoluzione alternativa delle controversie, riequilibrando le posizioni delle parti, offre al risparmiatore la possibilità di un confronto in una sede diversa dall’ufficio postale, protetta e facilmente accessibile. Mi piace considerare l’Abf come uno strumento “democratico”, perché consente una tutela del risparmio a portata di mano del cittadino. In questo periodo di difficoltà economica, aggravata dall’emergenza sanitaria,prendersi cura del proprio risparmio risulta essere un aspetto importante per la vita di una famiglia».

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