Tra Dante e Lorenzo de’ Medici, la storia si ripete

Governo

I versi di alcuni celebri poeti paiono confermare il detto historia magistra vitae, frase tratta dal De oratore di Cicerone.

Spesso la storia si ripete e quindi, proprio per questo, ne possiamo trarre alcuni utili insegnamenti.

Ma utili insegnamenti, o quanto meno segni dei tempi, possono essere colti anche traendo spunto dai versi di alcuni immortali poeti, su tutti Dante e Lorenzo de’ Medici.

L’Italia di oggi, e non solo quella di oggi, spesso appare infatti, come diceva il sommo vate, “nave senza nocchiere in gran tempesta”, e tale triste condizione giustifica, quindi, anche un richiamo ai versi di Lorenzo de’ Medici: “chi vuol esser lieto sia, del doman non v’è certezza”.

Eccessivo pessimismo quello dei poeti? Operazione intellettualmente discutibile quella di voler cogliere, anche nella attuale situazione italiana, una situazione inquadrabile nei loro versi immortali? Probabilmente no.

Vediamo infatti perché, tra Dante e Lorenzo de’ Medici, la storia si ripete.

Volendo riassumere l’attuale situazione economica e politica italiana, potremmo dire che Conte, sentendo che la nave sta sbandando, e non poco, ha forse voluto dar vita ad un apparente momento di tranquillità, in quella Villa Pamphili che richiama alla mente, anche simbolicamente, più l’idea di feste e lieti convivi, che non quella di discussioni e di conflitti.

Evidentemente, qualcosa che richiama, per un verso, la nave in gran tempesta di Dante, quella della situazione economica e della conflittualità politica e, per altro verso, la voglia invece di non pensare al domani, se non altro per la cornice in cui si sono tenuti determinati incontri.

Peccato che il doman sia già divenuto oggi, venuto probabilmente a turbare la quotidianità ed i sonni del premier.

Ma quali sono i problemi cui sta pensando Conte?

Divisioni su provvedimenti economici, Mes e fondi europei

In assenza di un piano B per l’economia, incombono le prossime decisioni.

La legge finanziaria, in primis. Se non proprio alle porte, è comunque arrivato il tempo per decidere cosa fare, per poi mettere in cantiere, tecnicamente, le decisioni prese, ed a tale proposito non pare che esecutivo e maggioranza siano concordi, a partire dalle ipotesi sull’Iva.

Ma anche solo l’utilizzo dei fondi europei vede su opposte posizioni gli alleati di governo, con una posizione tuttora ostile dei 5 stelle all’utilizzo del Mes.

La partita Atlantia

Intanto pare tornata d’attualità la partita Atlantia, che vede i pentastellati decisamente orientati a revocare la concessione. Mentre il governo starebbe invece pensando ad un’alternativa: ridurre il peso di Atlantia in Autostrade, con l’ingresso del fondo F2i e di Cassa depositi e prestiti. Atlantia diverrebbe quindi socio di minoranza. Ma anche su questo punto Di Maio e soci non paiono concordare.

Verso quale destino?

Insomma, il governo di gatte da pelare ne ha fin troppe. Ma intanto pare che qualcuno si stia decisamente stufando della attuale situazione, probabilmente non intenzionato a cogliere l’invito di Lorenzo de Medici, e semmai maggiormente propenso a guardare alla nave in gran tempesta, dalla quale pensa sia meglio sbarcare.

Secondo talune indiscrezioni, sarebbe questa volta Di Maio a non escludere una crisi balneare entro luglio.

Non sappiamo quale esito potranno avere le opposte visioni che stanno sollevando nuovi marosi verso l’esecutivo. Ma di certo Conte avrà altro da fare, che pensare a convivi o feste in villa.

Non resta che attendere l’esito delle prossime riunioni, questa volta quelle realmente decisive, nel definire quale piano presentare in sede UE. E cosa prevedere per la prossima finanziaria, oltre ad eventuali provvedimenti economici integrativi. Soprattutto su tali temi si deciderà il futuro del governo, e nulla è escluso. Neppure il ripetersi di una situazione analoga a quella dello scorso anno, con una possibile crisi sotto l’ombrellone.

A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT

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