Commodity, il rally dei preziosi e del caffè

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Commodity, il rally dei preziosi e del caffè. Quali sono i motivi di questi movimenti?

Materie prime con andamenti borsistici a ‘macchia di leopardo’ nella prima settimana di agosto. Nel pomeriggio, una na fortissima richiesta di beni rifugio investe l’oro, l’argento, il platino e, fuori dai listini, anche i diamanti. Ma i risparmiatori più attenti hanno investito con soddisfazione anche nei future del caffè, che in luglio hanno messo a segno il miglior rialzo mai visto da dieci anni. Sottotono le altre commodity come i petroliferi, con prezzi per il Brent intorno a quota 44,32 dollari al barile (+ 0,41%) mentre per il Greggio si oscilla attorno ai 41, 40 (+ 1,20%). Poco smalto per i prodotti agricoli, con prezzi in movimento laterale o fermi. Prime notizie sui raccolti europei di frumento e mais di buon livello, ma molto contenuti nei volumi.

I nuovi record dell’oro

L’oro ha toccato il livello di 2041, (+1,64%) dollari l’oncia oggi pomeriggio. Anche l’argento è fortissimo, salito a 25,65 usd l’oncia (+4,72. %). Il Platino è risalito a 950 dollari (+2,21%). Dopo il tonfo durante il lockdown, punta a riguadagnare i massimi a 1015 usd di gennaio scorso.

La corsa dell’oro, che durante la pandemia era in caduta libera a 1900 dollari l’oncia, è stata stratosferica: ha chiuso in guadagno per sette settimane consecutive. Nei giorni scorsi ha toccato anche il livello record 2005,4 dollari per oncia. Gli esperti di settore si attendono un proseguimento sostenuto dei rialzi.

Commodity, il rally dei preziosi e del caffè

Bank of America aveva fissato un target a 3000 dollari in piena pandemia, nello scorso mese di aprile, con orizzonte 18 mesi. Suscitando varie critiche e qualche risatina. Ebbene, da allora, dopo il massiccio intervento della Fed per sostenere il debito americano e spronare la crescita, il lingotto ha ripreso quota. In breve tempo ha recuperato 100 dollari all’oncia. E nel solo mese di luglio appena conclusosi ha guadagnato circa il 10%. Si tratta di una performance significativa, strettamente connessa al fatto che il dollaro Usa si trova in una fase di forte difficoltà. E che la nazione americana si prepara alle elezioni di novembre. A far crescere il prezzo dell’oro sono anche i rinnovati timore di inflazione. Attualmente queste attese hanno raggiunto l’1,5%. Anche se siamo sotto il target al 2% della Fed, si tratta di un livello superiore rispetto allo 0,59% corrisposto dai Treasury Bond. Proseguono a gonfie vele anche gli acquisti di Etf, aventi l’oro come sottostante.

L’inattesa riscossa dell’argento

Molti risparmiatori sono rimasti sbalorditi dal rally dell’argento al Comex. Il Duca Bianco era stato molto snobbato negli ultimi anni. E tenuto d’occhio solo dagli operatori professionali e dagli utilizzatori industriali. Chi ci ha creduto, nell’ultimo mese ha festeggiato un rialzo superiore al 25%. Il motivo è presto detto. Molti scommettono che a salire alla Casa Bianca, il 3 novembre prossimo, non sarà ancora Donald Trump ma il vicepresidente Joe Biden. Il cui programma economico favorirà non meno di sette settori ‘green’ e ad alta sostenibilità, che utilizzano molto questa materia prima.

Nero, bollente e robusto

Intanto al Liffe si festeggia un altro gradito ritorno ai massimi, quello del caffè Robusta. Che sta facendo segnare il maggior guadagno mensile dell’ultimo decennio. Il rally è stato causato dalla pandemia, che ha stimolato una forte ripresa dei consumi domestici. Nel mese di luglio i futures del robusta, tradizionalmente impiegato nella preparazione del caffè istantaneo, sono aumentati del 16%.

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