la partita per piazza affari

Borsa Italiana, i tedeschi di Deutsche Börse offrono la presidenza italiana

di Alice Scaglioni

Borsa Italiana, i tedeschi di Deutsche Börse offrono la presidenza italiana

La partita per Piazza Affari si fa più agguerrita e si iniziano a scoprire le carte. Finora i tre contendenti – Deutsche Börse, Sixe la cordata Euronext, Cdp Equity e Intesa Sanpaolo – hanno mantenuto il massimo riserbo sulle offerte non vincolanti presentate a London Stock Exchange (Lse). Ma ora che la deadline è alle spalle, inizia a emergere qualche dettaglio in più. Ieri è stato il turno di Francoforte e gli svizzeri di Six. Secondo fonti vicine al dossier, Deutsche Börse, sesto gruppo al mondo per capitalizzazione, è pronto a concedere piena autonomia a Borsa Italiana e alle sue controllate, ma anche la garanzia di una presenza italiana nella governance, condivisa con il partner italiano che potrebbe affiancare Francoforte nella corsa al listino milanese.

L’offerta prevede che presidente e amministratore delegato di Borsa Italiana siano italiani e che Mts non esca dal gruppo, supportandone una ulteriore crescita. Segno del fatto che anche la piattaforma di scambio dei titoli di Stato è percepita come un punto di riferimento nel Belpaese per il mercato obbligazionario. Secondo quanto è trapelato, Deutsche Börse si propone come azionista di minoranza di Mts, mentre la maggioranza sarà affidata all’eventuale partner italiano. Partner che avrà rappresentanza anche nel supervisory board dei tedeschi, il collegio che sovrintende a tutte le attività, sceglie i nomi del consiglio di amministrazione e approva le strategie del gruppo.

Le indiscrezioni sulla proposta di Francoforte sono arrivate mercoledì, giorno in cui l’ambasciatore tedesco in Italia, Viktor Elbling, ha offerto garanzie sulle manifestazioni d’interesse da parte dei tedeschi in un’intervista al Sole 24 Ore. Come era già circolato tramite rumors di stampa, il gruppo è alla ricerca di un partner italiano per giocarsi la partita di Piazza Affari. L’unione delle due Borse, ha ricordato l’ambasciatore alla vigilia dell’incontro tra il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il suo corrispettivo tedesco Frank-Walter Steinmeier (in programma oggi a Milano, ndr) darebbe vita a un gruppo borsistico che occuperebbe il quinto posto al mondo.

E di autonomia parlano anche gli svizzeri di Six, che puntano su investimenti a lungo termine nel listino milanese. In campo anche Euronext insieme a Cdp Equity e Intesa Sanpaolo, che avevano confermato la presentazione dell’offerta a Lse con un comunicato. Le proposte arrivate alla Borsa di Londra oscillerebbero tra i 3,4 e i 4,5 miliardi di euro, con Six che avrebbe messo sul tavolo la cifra più generosa. Ma non è scontato che Lse – che aveva acquistato il listino milanese nel 2007 per 1,6 miliardi di euro – scelga l’offerta economicamente migliore.

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