Lo scandalo Dieselgate resta irrisolto tra figli e figliastri 

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Il caso Dieselgate scoppiò cinque anni fa. L’agenzia per la protezione ambientale negli Usa (Epa) ha denunciato la casa automobilistica Volkswagen perché ha falsificato i test sulle emissioni di CO2. A distanza di tempo purtroppo lo scandalo Dieselgate resta irrisolto tra figli e figliastri.

Come tutti ricorderanno al centro del caso le vetture diesel Euro 5. A distanza di tanti anni a che punto sta la questione? La Volkswagen in questo arco di tempo ha usato due pesi e due misure. I cittadini di varie Nazioni si dividono tra figli e figliastri. Una battaglia che va avanti a colpi di carte bollate ma per ora, in parte, il caso resta di stretta attualità.

Tre anni fa è stata avviata una class action per chiedere risarcimenti per i consumatori europei. Tedeschi e americani hanno ottenuto il risarcimento mentre 75mila persone attendono ancora.

Altroconsumo sta portando avanti la class action a difesa degli italiani che reclamano  il risarcimento per i danni legati alle emissione truccate da Volkswagen.

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I figli

La Volkswagen ha chiuso un accordo a febbraio scorso per indennizzare i cittadini tedeschi. I singoli proprietari saranno indennizzati tra 1.350 e 6.257 euro a seconda del modello e dell’età dell’ auto. Lo stesso è avvenuto in America.

I figliastri

Gli italiani sono i figliastri di Volkswagen. Però c’è da aggiungere che il protrarsi dei tempi è dovuto anche dalle lungaggini della giustizia. Altroconsumo per abbreviare i tempi ha anche scritto ai vertici della casa automobilistica per trovare un accordo extragiudiziale al pari dei risarcimenti danni riconosciuti ai tedeschi. Il colosso automobilistico ha spedito al mittente la proposta e ritenuto di trattare gli altri cittadini europei diversamente da quelli tedeschi e americani.

Nel contempo l’emergenza Covid-19 ha allungato ulteriormente i tempi. Per le 75mila persone che hanno aderito alla class action non resta che aspettare. I legali di Altroconsumo vogliono ottenere il risarcimento del 15% sul prezzo acquisto dell’auto. Lo scandalo Dieselgate resta irrisolto tra figli e figliastri.

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