L’ANTICIPAZIONE DEL SOLE 24 ORE

UniCredit, l’ex ministro Padoan cooptato nel Cda: sarà presidente. Si dimetterà da deputato

L’ex ministro delle Finanze cooptato nel Cda: sarà presidente di Unicredit

di Luca Davi

Pier Carlo Padoan, ex ministro dell’Economia e ora designato alla presidenza di Unicredit (Ansa)

3' di lettura

Pier Carlo Padoan è il presidente designato di UniCredit. Come anticipato dal Sole24Ore.com, il board della banca di piazza Gae Aulenti ha cooptato l'ex ministro delle Finanze in vista della sua futura nomina da presidente. L'assegnazione dell'incarico formalmente è attesa per il prossimo aprile, quando l'intero board della banca sarà rinnovato (con una lista di membri espressione dell'attuale Cda) e terminerà il mandato dell'attuale presidente, Cesare Bisoni, che si è reso indisponibile per un nuovo incarico. Padoan, che è deputato alla Camera dei deputati (ruolo da cui ha annunciato di volersi dimettere), entra nel board al posto di Elena Zambon, che si è nel frattempo dimessa dall'incarico di consigliere.

«Sono felice di entrare a far parte del consiglio di amministrazione di UniCredit e sono onorato di esserne stato designato Presidente – spiega Padoan in una nota della banca - Mi impegnerò pienamente nei miei nuovi compiti e confermo l'intenzione di lasciare il mio ruolo di parlamentare italiano».

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Padoan si è detto «molto grato al presidente Cesare Bisoni e all'intero Consiglio di Amministrazione di UniCredit per la fiducia che ripone in me in questo momento cruciale per l'Italia e per l'Europa». UniCredit è una «azienda paneuropea vincente con solide e forti radici italiane e sono entusiasta di lavorare con il consiglio di amministrazione e il management team per capitalizzare questi punti di forza».

In un’altra nota, Padoan afferma di essere «lieto di poter portare le mie competenze in un settore, quello finanziario, di cui conosco bene la complessità a livello globale.
Consapevole che ogni storia è a sé, impiegherò i prossimi mesi per studiare e conoscere la banca nel suo contesto italiano e internazionale».

Inoltre «nei prossimi mesi, insieme al Comitato Corporate Governance, Nomination and Sustainability, contribuirò attivamente alla preparazione della lista dei membri del consiglio di amministrazione per il mandato 2021-2023».

Mustier: «Massima soddisfazione per la nomina»

Piena fiducia da parte del ceo Jean Pierre Mustier, che ha espresso «la massima soddisfazione» per la cooptazione dell'economista, la cui «profonda esperienza e la sua conoscenza dell'Europa e del suo contesto normativo, nonché gli importanti ruoli pubblici ricoperti in Italia, saranno di grande utilità per il Gruppo. Io e tutto il team di UniCredit siamo entusiasti di poter lavorare con il Prof. Padoan». In sintonia anche l'attuale presidente Cesare Bisoni, che ha sottolineato la «straordinaria esperienza» di Padoan, che «porterà grande beneficio alla banca».

Un profilo di elevato standing

Padoan, che è stato identificato come miglior candidato per la posizione di presidente di UniCredit per il prossimo mandato (2021-2023) da una task-force guidata dall'attuale presidente Lamberto Andreotti, ha alle spalle una carriera accademica e istituzionale di alto profilo.

Economista, Ministro dell'Economia e delle Finanze sotto i governi Renzi e Gentiloni (dal febbraio 2014 al giugno 2018), Padoan vanta una percorso ai vertici di istituzioni internazionali come Ocse (di cui è stato Segretario Generale e Capo Economista) e Fondo monetario internazionale, di cui è stato direttore esecutivo dal 2001 al 2005. Dal 1998 al 2001 è stato Consigliere Economico dei Presidenti del Consiglio Massimo D'Alema e Giuliano Amato, con incarichi di politica economica internazionale.

La “corsa” alla presidenza

La nomina di Padoan prosegue nel solco di quelle precedenti in casa UniCredit, a partire da quella di Fabrizio Saccomanni, ex ministro dell'Economia del governo Letta, prematuramente scomparso nell'agosto 2019. La sua candidatura ha superato quelli di altri candidati forti alla presidenza di piazza Gae Aulenti. Nelle ultime settimane erano circolati diversi rumors che avevano interessato figure di spicco sia interne alla banca (come Lamberto Andreotti e Stefano Micossi) ma anche esterne: da Lucrezia Reichlin, nome dato come preferito dall'attuale ceo Jean Pierre Mustier, a Ignazio Angeloni, Claudio Costamagna, Vittorio Grilli, Domenico Siniscalco e Sergio Balbinot.

Lo scenario

Al vertice della banca sale così di fatto non solo un ex ministro, ma una figura dalla caratura elevata, con una forte credibilità sia a livello nazionale che internazionale, e che per esperienza e competenze ha lo standing per poter essere complementare a una figura di peso come quella del ceo Jean Pierre Mustier. La nomina di Padoan, che nel suo ruolo di ministro del Mef ha seguito in prima persona il dossier Mps, avverrebbe proprio mentre la banca è alle prese con la decisione di creare una sub-holding basata in Germania, in cui riversare le attività estere, separandole così da quelle italiane.

E proprio sul tema di una ipotetica (ma fino ad oggi sempre smentita) aggregazione con Mps, c’è da registrare la posizione del leader sindacale della Fabi. «Un'eventuale operazione tra Unicredit e Mps, così complessa e impraticabile anche sul versante occupazionale, non potrà decollare se non con il consenso della Bce, ma anche del governo, del Mef e della stessa Banca d'Italia», ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni.

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