Consip si rinnova. L’ad Mizzau: «Sarà l’Amazon della Pa vicina alle imprese»
di Antonella Baccaro
di Fabio Savelli23 ott 2020
L’assemblea dei soci di Atlantia, previsto per venerdì 30 ottobre, avrebbe dovuto essere congelata se lunedì fosse arrivata una proposta vincolante per l’88% della controllata Autostrade da parte di Cassa Depositi e dei fondi esteri Blackstone e Macquarie. Così non è stato perché gli offerenti si sono dati il termine di mercoledì 28 per presentare la proposta previo un accordo tra le parti. Così l’assemblea si terrà lo stesso e il fondo attivista Tci è appena salito al 10% della holding controllata al 30% da Edizione, la scatola di famiglia Benetton. Solo l’1,2% della quota è legata a diritti di voto riferibili ad azioni mentre la restante parte , pari all’8,83%, è rappresentata da posizioni lunghe, sotto forma di equity swap, al momento prive di diritti di voto. Il primo, che è anche il più consistente (8,156%) ha scadenza il 5 agosto, il secondo (0,485%) scade il 22 settembre 2021 mentre il terzo (0,194%) scade il 14 settembre 2022.
Il fondo Tci — comunica in una nota — «non ha attualmente l’intenzione di acquistare il controllo di Atlantia» ma in quanto «socio rilevante» della holding prevede di «esercitare i suoi diritti di azionista e di continuare a mettere a disposizione della società i suoi punti di vista e le sue opinioni». In questi mesi è stato il più critico sull’accordo col governo che prevede il cambio di controllo di Autostrade ad una cordata guidata da Cassa Depositi e a soci ad essa graditi. E ha sempre appoggiato il processo dual track con il quale il board di Atlantia ha dato il via libera a alla scissione proporzionale del gestore dalla capogruppo in vista della quotazione in Borsa del veicolo. Resta, tra le opzioni, anche la vendita diretta dell’88% ed è la forma con cui dovrebbe concretizzarsi la proposta della Cassa con i fondi in un veicolo in cui l’istituto guidato da Fabrizio Palermo avrebbe il 40%. Francesco Profumo, presidente dell’associazione delle fondazioni bancarie e della Compagnia di Sanpaolo, azionista di Cdp, dice che «le infrastrutture sono una priorità e l’Italia ha bisogno di investire».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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di Antonella Baccaro
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