indagine anche per tentata truffa

Arresti ex Aspi: revocati domiciliari a Castellucci. Tribunale del Riesame: ex manager è un uomo senza scrupoli

I giudici del Riesame hanno disposto per Castellucci l'interdizione per 12 mesi dall'esercizio dell'attività professionale di ingegnere e dagli uffici direttivi di persone giuridiche e imprese

Giovanni Castellucci, ex ad di Aspi e Atlantia (Ansa)

2' di lettura

Il tribunale del Riesame ha accolto la richiesta del legale di Giovanni Castellucci, revocando gli arresti domiciliari per l'ex numero uno di Autostrade per l'Italia e della holding Atlantia. “Siamo molto soddisfatti per la revoca” anche perché “la misura ci sembrava sproporzionata” ha fatto sapere il suo avvocato Carlo Longari. Castellucci era finito agli arresti domiciliari lo scorso 11 novembre nell'ambito dell'indagine della procura di Genova sulle barriere fonoassorbenti autostradali. I giudici del Riesame hanno disposto per Castellucci l'interdizione per 12 mesi dall'esercizio dell'attività professionale di ingegnere e dagli uffici direttivi di persone giuridiche e imprese.

Castellucci senza scrupoli su vita utenti

Dalle indagini della procura e della Gdf sulle barriere fonoassorbenti pericolose in capo a Giovanni Castellucci “emerge un quadro di totale mancanza di scrupoli per la vita e l'integrità degli utenti delle autostrade”. Lo scrivono i giudici del Riesame nelle motivazioni della revoca dei domiciliari per l'ex ad di Aspi e Atlantia. “Gli indagati hanno compiuto azioni ed omissioni relative praticamente a tutti i tipi e gli oggetti di manutenzione ed adeguamento nell'ambito della gestione delle autostrade”

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Le condotte di Castellucci, per i giudici del Riesame non erano finalizzate solo a compiacere gli azionisti di maggioranza, ma anche per un proprio tornaconto economico. Le condotte erano “tutte volte a una poliedrica e persistente politica del profitto aziendale, soprattutto risparmiando le spese dovute, ma anche cercando di imputarle a capitoli non pertinenti perché potessero in parte detratte dai debiti verso la controparte”. Scrivono i giudici: “I soddisfatti azionisti di maggioranza lo compensavano adeguatamente: già nel 2010 riceveva compensi per oltre un milione e 250mila euro all'anno per Aspi e 750mila per Atlantia”.

Per Castellucci anche tentata truffa

La procura di Genova indaga per tentata truffa per le spese per rimediare agli errori di progettazione delle barriere fonoassorbenti fatte passare come migliorie. Nel fascicolo risulta indagato l'ex amministratore delegato di Aspi e di Atlantia Giovanni Castellucci. Secondo l'accusa, la vecchia gestione di Aspi avrebbe così ottenuto un tornaconto economico per diminuire i debiti assunti verso lo Stato con la sottoscrizione della Convenzione unica.

Cantieri autostrade: Castellucci indagato

Giovanni Castellucci risulta anche indagato dalla procura di Genova per la vicenda delle gallerie, inchiesta aperta dopo il crollo della volta della galleria Bertè in A26 la Genova - Gravellona Toce il 30 dicembre dell'anno scorso. Quella sera caddero oltre due tonnellate di cemento, nessun mezzo rimase coinvolto. A seguito di quell'episodio partì una nuova inchiesta su Aspi e scattarono controlli sulla rete che portano a interventi di manutenzione che hanno causato code chilometriche e danni economici per circa un miliardo e la pratica è sul tavolo del ministero dei Trasporti

Il fascicolo sulle gallerie vede indagate una decina di persone tra le quali anche l'attuale direttore di tronco Mirko Nanni. Le accuse sono, a vario titolo, di attentato alla sicurezza dei trasporti e falso. Secondo gli investigatori del primo gruppo della guardia di finanza, coordinati dal procuratore aggiunto Francesco Pinto e dal sostituto Stefano Puppo, anche per le gallerie gli ex manager avevano fatto scarse manutenzioni per poter contenere i costi.

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