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Mercato libero energia: tempo di regole. Tamburi (Enel): "Dettare criteri rigorosi accesso"

Energia, Finanza
Mercato libero energia: tempo di regole. Tamburi (Enel): "Dettare criteri rigorosi accesso"
(Teleborsa) - E' tempo di regole per il mercato libero dell'energia, che detterà la fine del regime di maggior tutela, completando la liberalizzazione del settore della vendita dell'elettricità. Un passo cruciale, che necessita di regole e discipline, perché coinvolge a partire da quest'anno circa 200 mila PMI (a partite dal 1° luglio) e dal 1° gennaio 2022 milioni di famiglie per l'utenza domestica.

In vista di queste scadenze è stato pubblicato proprio questa settimana il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico, che sembra privilegiare una maggior concorrenza del nuovo servizio a tutele graduali, indicando una quota del 35% di clienti che ogni fornitore si può aggiudicare per aree omogenee (ARERA aveva proposto un 50%) e con aste triennali. Manca ancora all'appello il decreto che disciplinerà l'albo dei venditori, posto che il mercato italiano è caratterizzato da una frammentazione spinta con la presenza di ben 700 operatori, contro una media europea di 50-60.

Dell'architettura del mercato ha parlato, in una intervista a Il Sole 24 Ore, Carlo Tamburi, direttore Italia di Enel, che è il maggior operatore italiano con 13 milioni di clienti. "E' singolare che, a questo stadio del percorso, sia stata prevista una soglia diversa da quella fissata dall'Autorità", ha commentato il manager, aggiungendo che comunque "la nuova soglia non cambia molto" l'aspetto del mercato.

Più interesse (e preoccupazione) desta il tema dell'albo dei venditori, oggetto dell'altro decreto in via di definizione, che - afferma Tamburi - "deve prevedere criteri di accesso rigorosi". E invece la bozza di decreto che istituisce l'Albo "non prevede al momento alcun criterio selettivo", come auspicato dall'Autorità per l'Energia, e potrebbe tradursi in un "mero elenco" di venditori. Per il responsabile di Enel, ciò "significa avere una giungla di soggetti che fanno offerte aggressive e che si rubano clienti l'uno con l'altro", ma anche il caso di operatori che hanno lasciato "ammanchi importanti, per centinaia di milioni" a carico del sistema e conti da ripianare.

"Il sistema va tutelato escludendo gli operatori non corretti o che non hanno solidità finanziaria", ribadisce Tamburi, giudicando "sufficiente" l'indicazione di un "requisito minimo patrimoniale" ed una delega all'ARERA "a definire criteri per l'albo validi per partecipare alle gare per le tutele graduali", con la possibilità che vengano "rivisti in funzione dell'evoluzione del mercato. Non ultimo - suggerisce - il problema di mantenere una "nicchia" di mercato tutelato per gli utenti vulnerabili, che "possono automaticamente beneficiare del bonus energia" ed accedervi in modo "più agevole".




(Foto: © vchalup / 123RF)
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