L'Angolo del Trader: Prysmian, STM e Fincantieri

Perde terreno Prysmian nella seduta di mercoledì che ha concluso il collocamento di un prestito obbligazionario equity linked annunciato martedì per un importo aumentato a 750 milioni di euro dai previsti 650 e il contestuale riacquisto un altro bond equity linked da 500 milioni attualmente in circolazione e con scadenza nel 2022.

Prysmian

Perde terreno Prysmian nella seduta di mercoledì che ha concluso il collocamento di un prestito obbligazionario equity linked annunciato martedì per un importo aumentato a 750 milioni di euro dai previsti 650 e il contestuale riacquisto un altro bond equity linked da 500 milioni attualmente in circolazione e con scadenza nel 2022. Le obbligazioni saranno convertibili in azioni ordinarie a seguito dell'approvazione di un aumento di capitale a servizio della conversione. Il titolo ha toccato un minimo intraday a 25,72 per poi rimbalzare in area 26,35, comunque al di sotto della chiusura del 26 gennaio a 26,87 euro. Con la violazione di quota 27,37 i prezzi hanno completato il testa spalle ribassista disegnato dal top del 16 dicembre. Target della figura, calcolato proiettandone l'ampiezza verso il basso dal punto di rottura, a 23,50 euro circa. Supporto intermedio a 25 euro. Solo il ritorno al di sopra della linea di base del testa spalle, ora in transito a 27,50 euro circa, negherebbe il segnale ribassista prospettando rialzi verso i 30 euro, area del gap ribassista del 12 gennaio.

STM

STM ha pubblicato stamattina i risultati del quarto trimestre 2020 e dell'intero scorso esercizio. I ricavi netti nel trim4 si sono attestati a 3,24 miliardi di dollari (midpoint guidance 2,99), il margine lordo al 38,8% (38,5%), il margine operativo al 20,3% e l'utile netto a 582 milioni di dollari o 0,63 dollari per azione dopo la diluizione. Per l'esercizio 2020 ricavi a 10,22 miliardi (+6,9%), margine lordo al 37,1%, margine operativo al 12,9%, utile netto a 1,11 miliardi (+7,2%). Per il primo trimestre 2021 il management prevede ricavi netti per 2,93 miliardi di dollari (-9,5% t/t) più o meno 350 punti base e margine lordo intorno al 38,5%, più o meno 200 punti base (entrambe le indicazioni risultano superiori alle attese). Il Consiglio di Sorveglianza di STM ha proposto al presidente e CEO Jean-Marc Chery il rinnovo per un periodo di tre anni del mandato, proposta che il manager ha accettato. L'analisi del grafico di STM mette in evidenza il potenziale doppio massimo in formazione da inizio dicembre. Discese sotto 28,60-28,70 (preannunciate dalla violazione di area 30,60) decreterebbero il completamento della figura ribassista, figura che ha un obiettivo ideale a 22,50 e un primo target a 25,70. Il superamento di 33,70 potrebbe invece anticipare un attacco ai massimi allineati poco sotto quota 35: in caso di successo riattivazione della tendenza rialzista di lungo periodo verso il top di fine 2001 a 42,75.

Fincantieri

Fincantieri positiva e in netta controtendenza con il mercato ieri. Secondo indiscrezioni di stampa a breve potrebbe essere ufficializzato l'annullamento dell'accordo tra Francia e Italia per la vendita della ex STX, oggi Chantiers de l'Atlantique (ovvero i cantieri navali di Saint-Nazaire, nei pressi di Nantes) a al gruppo triestino. Il termine (più volte prorogato) per la ratifica definitiva dell'operazione scade domenica prossima 31 gennaio ma manca ancora l'ok dell'antitrust UE. Il problema è che il team guidato da Margrethe Vestager ha sollevato dubbi in merito ai rischi (aumento prezzi per clienti/consumatori, minore offerta, riduzione incentivi all'innovazione) che l'operazione comporta: le due parti non hanno però fornito elementi utili a fugarli, né intendono farlo. Ora l'unico modo per salvare gli impegni del febbraio 2018 sembra essere un'ulteriore proroga, a questo punto data per molto improbabile. Gli ultimi rumor riferiscono di una call a fine pomeriggio tra il ministro dell'Economia francese Bruno Le Maire, il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e la Vestager, al termine della quale potrebbe essere annunciata ufficialmente la decadenza definitiva dell'accordo Fincantieri-STX. Graficamente Fincantieri sta cercando di reagire dopo essere scivolato sotto il minimo del 21 dicembre a quota 0,5230. Il titolo dovrà risalire oltre 0,57/0,570 per allentare le tensioni e creare i presupposti per rivedere le resistenze presenti tra 0,60 e 0,61 euro circa, trend line tracciata dai top dello scorso maggio. Nuovi segnali di cedimento invece sotto 0,49, linea che unisce il minimo di marzo e quello di ottobre 2020 per un primo target a 0,4626, poi a 0,39 circa.

(SF - www.ftaonline.com)

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Morningstar

20 set 2021