Finanza nello spazio

Musk porta le criptovalute sulla Luna: la missione finanziata con dogecoin

Sabato aveva bollato le valute come un «imbroglio». In un wallet digitale ci sono dogecoin per quasi 20 miliardi di dollari

di Pierangelo Soldavini

Reuters

2' di lettura

L'avventura dell'uomo nello spazio è partita con la cagnetta Laika e prosegue all'insegna dei cani, in versione futuribile. Questa volta si tratta infatti di Shiba Inu, il cane giapponese cui è stato dedicato il dogecoin, la criptovaluta nata per scherzo da un meme nel 2013 e diventata una delle favorite di Elon Musk.

Il quale ha annunciato che la prossima missione della sua SpaceX sulla Luna sarà finanziata mediante la criptovaluta.

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Il progetto “DOGE-1 Mission to the Moon” sarà infatti effettuato nel primo trimestre 2022 e si avvarrà della collaborazione della Geometric Energy Corporation per il lancio di un satellite con un Falcon9 pagando il costo della spedizione tramite dogecoin.

Proprio sabato Musk aveva parlato della criptovaluta durante la sua apparizione al “Saturday Night Show” bollandola come un “hustle”, un imbroglio, dichiarazione che si era tradotta in un crollo del 25% delle quotazioni nel weekend, caduta frenata lunedì dopo l'annuncio sulla Luna.

Nel corso della trasmissione aveva anche dichiarato di soffrire di sindrome di Asperger, la patologia che accomuna diversi personaggi geniali, a partire da Albert Einstein.

Criptovalute oltre la Terra

Al momento il dogecoin è scambiato attorno a 50 centesimi, rispetto al picco storico di 72 centesimi toccato proprio sabato. Ma il guadagno rispetto a un anno fa sfiora il 20.000%: a maggio 2020 si poteva acquistare per meno di un quarto di centesimo.

A dare una spinta a dogecoin era stato proprio Musk che ne aveva parlato come un progetto innovativo e visionario, tanto che a inizio aprile aveva sostenuto che l'avrebbe portato sulla Luna per dimostrare che la criptovaluta ha una portata che va oltre l'orbita terrestre. Nessuno gli aveva creduto e invece Musk conferma di essere assolutamente imprevedibile.

Il fondatore di SpaceX Elon Musk (Reuters)

Intanto però emerge un indirizzo misterioso che possiede dogecoin per un totale pari a poco meno di 20 miliardi di dollari.

Una «balena» miliardaria

L'indirizzo DH5yaieqoZN36fDVciNyRueRGvGLR3mr7L ha iniziato ad acquistare monete nel febbraio 2019, secondo quanto ricostruito da Business Insider sulla base dei dati di Bitinfocharts: allora dogecoin valeva 0,0018 dollari, oggi appunto ne vale 0,50, con un rimbalzo che supera il 30mila per cento.

Nel wallet sono accumulati, ai dati di venerdì, 36,7 miliardi di dogecoin: sabato valevano più di 26 miliardi di dollari, lunedì “solo” 18 miliardi. In ogni caso una “balena” come nel criptomondo si indicano i wallet miliardari. Che dietro quell'indirizzo si possa nascondere lo stesso Musk è solo un sospetto che non può essere verificato.

Lo stesso creatore della Tesla e di SpaceX ha più volte criticato la forte concentrazione di dogecoin in poche mani come il vero punto debole della valuta – il 67% dei 129,5 miliardi di monete è in mano a cento indirizzi -, dicendosi pronto a comprare a piene mani se avessero venduto.

Nato per scherzo sulla base di meme online che rappresentava il cane e supportato oltre che da Musk anche dal rapper Snoop Dogg e dal bassista dei Kiss Gene Simmons, ma anche dal popolo di “redditer” riuniti nel blog WallStreetBets (quello di Gamestop, per intenderci), dogecoin vale oggi 65 miliardi di dollari di capitalizzazione, più di società come Bp e Ford Motor.

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