(Teleborsa) - La compagnia di stoccaggio di energia rinnovabile
Gelion in collaborazione con l'
Università di Sydney ha presentato la batteria
Gelion Endure che utilizza una tecnologia di gelatina al
bromuro di zinco in grado di operare in estreme condizioni di stress. La batteria è concepita infatti per superare le limitazioni delle tradizionali batterie agli ioni di litio e acido di piombo e può lavorare a
temperature fino a 50 gradi senza richiedere raffreddamento e sopportare temperature fino a oltre 600 gradi senza prendere fuoco. Tale soluzione peremetterebbe di rimuovere la necessità di costosi
impianti ausiliari, come sistemi di soppressione del fuoco e di climatizzazione, riducendo così notevolmente i costi di esercizio.
Una tecnologia adatta per
località remote, specie nei settori agricolo e minerario. Il bromuro di zinco è usato convenzionalmente in batterie a grande flusso, non adatte alla produzione di massa. L'equipe di ricerca, guidata dall'inventore della tecnologia Thomas Maschmeyer, ha riformattato l'approccio chimico, convertendolo a una formulazione più versatile di gelatina. Il direttore generale della Gelion, Gaby Palmer, prevede di avviare la piena operabilità in modo da avviare la
produzione entro fine anno, inizialmente per il mercato domestico.
"Siamo orgogliosi della nostra associazione con Gelion e con l'innovativa applicazione di una tecnologia fondamentale diretta alla sua commercializzazione", ha dichiarato il rettore dell'Università di Sydney,
Mark Scott. E secondo il consigliere speciale del governo australiano sulle tecnologie di bassa emissione,
Alan Finkel, "vi è un crescente entusiasmo per lo stoccaggio di energia nella mente e nella disponibilità degli investitori".