(Teleborsa) - Dopo il
successo del lancio in Italia nel 2019,
Fondazione Vodafone e Fondazione AIRC per la ricerca sul
cancro uniscono nuovamente le
proprie forze con un progetto disponibile da oggi su
DreamLab. Si tratta - chiarisce la nota - di un nuovo ambizioso progetto di
citizen science che segue
“Genoma in 3D”, condotto con il sostegno di AIRC presso IFOM e oggi concluso. Il progetto si unisce anche a quello lanciato lo scorso anno da Fondazione
Vodafone in collaborazione con Imperial College di Londra per combattere il coronavirus.
DreamLab, ideata e sviluppata da Fondazione Vodafone, è l’app gratuita che consente a chiunque abbia uno smartphone di contribuire alla ricerca in
campo medico, semplicemente dormendo. La potenza di calcolo degli smartphone – normalmente impiegata per posta elettronica, app, streaming di video o musica – è infatti una risorsa inutilizzata durante la notte. Quando lo smartphone è inutilizzato e collegato alla rete elettrica, DreamLab scarica piccoli pacchetti di dati e li restituisce ai ricercatori una volta elaborati, dando un supporto attivo alla ricerca che stanno svolgendo.
Il nuovo progetto di ricerca di AIRC – dal titolo divulgativo
L’esploratore delle cellule tumorali – mira a individuare le cellule più responsabili dei diversi tipi di tumori: nell’ambito del progetto, ogni cellula viene schedata e di ciascuna viene tracciato un identikit per individuare le più
pericolose e poi colpirle."Il nostro obiettivo è la caratterizzazione dell’ecosistema tumorale e in particolare delle relazioni tra sistema immunitario e cellule tumorali” – spiega
Massimiliano Pagani, responsabile del laboratorio di Oncologia Molecolare e Immunologia dell’istituto IFOM di Milano – “Per velocizzare i tempi occorre un’elevata potenza di calcolo, quindi il contributo di tutti i ‘dreamers’ sarà fondamentale. Il traffico di dati che ogni singolo utente potrà donare aiuterà a caratterizzare ogni singola cellula, trasformando lo smartphone in un potente strumento per contribuire a tracciare gli identikit e incrementare la conoscenza sul funzionamento dei tumori, al fine di individuare
cure efficaci". L’approccio del
calcolo distribuito riduce infatti drasticamente il tempo necessario per l’analisi di grandi quantità di dati. In questo progetto si prevede di utilizzare in totale circa 2.400.000 ore di calcolo sui cellulari: se con un computer dotato di un processore a “otto core”, attivo 24 ore su 24, sarebbero necessari circa
12.500 giorni, con una rete di soli 1.000 smartphone, attivati per sole sei ore a notte, il tempo necessario si riduce di
circa 30 volte. "A partire dal suo
lancio in Italia, solo due anni fa,
DreamLab ha avuto un successo e una diffusione straordinari – afferma
Adriana Versino, consigliere delegato di Fondazione Vodafone Italia – Sono
1,4 milioni i dreamers in tutto il mondo, e un quarto di essi è italiano. Ognuno di loro sta dando un contributo concreto alla ricerca, a testimonianza di quanto le nuove tecnologie possano essere uno strumento prezioso per l’innovazione sociale e per il miglioramento della vita delle persone. Possiamo fare ancora di più, ed è per questo che oggi siamo felici e onorati di lanciare un nuovo progetto di ricerca con AIRC. Un progetto ambizioso, quanto necessario, che tutti possiamo sostenere
‘semplicemente dormendo". Dal 2019 a oggi - conclude la nota - DreamLab ha sostenuto in Italia anche il progetto di ricerca
“Genoma in 3D”, condotto con il sostegno di AIRC presso IFOM, consentendo di completare oltre 134 milioni di calcoli. I loro smartphone hanno lavorato in parallelo con i sofisticati computer di IFOM contribuendo all’elaborazione dei
dati dello studio.