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Economia
Esercizi Pubblici e Caffè, segnali di ripresa ma con molti timori

Il comparto del caffè è ottimista verso un 2021 che mostra segnali di ripresa. Le aziende vedono che la ripartenza di bar e ristoranti da giugno è tornata a pieno regime. Consorzio Promozione Caffè e FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) sono fiduciose per i prossimi mesi, semprechè possano rimanere stabilmente aperte pur nel rispetto delle misure di sicurezza.

 

Nei primi quattro mesi del 2021, gli italiani hanno speso ogni mese in media 2,5 miliardi di euro per i consumi fuori casa, per un totale di 10 miliardi (fonte TradeLab).

Per la restante parte dell’anno, è prevista una spesa mensile tra i 6,5 e i 7 miliardi di euro, per un fatturato annuale stimato superiore ai 60 miliardi di euro. Una prospettiva in netto miglioramento rispetto al 2020 che vedrebbe l’“out-of-home” mettere a segno una crescita intorno al 20% a parziale recupero delle ingenti perdite accumulate nel 2020 da oltre 325 mila esercizi.  

Nonostante gli effetti della crisi del 2020 e la prosecuzione dei lockdown abbiano impattato sulla prima metà dell’anno, la riapertura degli esercizi puo’ essere un vero volano per i consumi. Il ritorno nei bar e nei ristoranti potrebbe, inoltre, imprimere una svolta positiva anche sul fronte import/export a partire dal secondo trimestre, dopo un inizio d’anno ancora a segno meno.

Secondo le valutazioni FIPE, pesa tuttavia l’incertezza generata dall’adozione dell’ultimo provvedimento sul green pass soprattutto perchè ad oggi un terzo degli italiani non ha il certificato.

 

Secondo un’analisi condotta dall’Ufficio Studi di Fipe-Confcommercio, infatti, a preoccupare i titolari dei pubblici esercizi è proprio l’incertezza sulle prospettive dei prossimi mesi.  Tanto che per il 38,8% degli intervistati, il fatturato del 2021 non sarà migliore di quello dell’annus horribilis 2020. Al contrario, secondo il 16,4% degli imprenditori, potrebbe addirittura calare. Una dinamica che si ripercuote anche sui livelli occupazionali.

“Gli italiani stanno dando prova di volersi riprendere le loro vite e di volerlo fare rapidamente – commenta Luciano Sbraga di Fipe-Confcommercio – ma purtroppo le difficoltà non mancano. La recente accelerazione dei contagi dovuti all’incidenza della variante Delta in tutta Europa e non solo sta determinando una frenata nei flussi turistici provenienti dai Paesi del Vecchio Continente. A questo occorre aggiungere il probabile impatto negativo sulla domanda potenziale delle nuove misure di contrasto dell’andamento del contagio. Torna insomma l’incertezza in una stagione cruciale per il futuro di migliaia di imprese”.

I mesi estivi, complice la ripresa del turismo locale e internazionale, saranno dunque determinanti per imprimere un’accelerazione sui consumi di caffè nei bar e nei ristoranti e spingere il settore a recuperare il terreno perso durante i mesi più difficili della pandemia. Per questo Consorzio Promozione Caffè e FIPE invitano gli italiani e i turisti stranieri a recuperare la buona abitudine di bere un’ottima tazzina di caffè al banco di un bar o al tavolino di un ristorante, per ridare slancio a un importante comparto del nostro Paese e riappropriarsi di un rito tipico del lifestyle tricolore.

“Dopo mesi molto difficili, rivedere gli italiani e i turisti internazionali tornare a riassaporare l’aroma e il gusto del caffè in questi esercizi è un segno di come questa ritualità, amata in tutto il mondo, sia stata a lungo attesa. Il nostro desiderio è continuare a vedere queste attività aperte ai clienti, nel rispetto delle misure di sicurezza. Per questo chiediamo alle istituzioni di continuare a vigilare con attenzione sull’andamento dei contagi, per attuare tutte le misure necessarie a evitare le chiusure di bar e ristoranti e consentire ai tanti operatori che animano questo settore di continuare a fare il proprio lavoro” si augura Michele Monzini, Presidente del Consorzio Promozione Caffè.

 

 

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