(Teleborsa) - Il
contratto di lavoro da "remoto" per la PA, non più smart working come durante la pandemia, sarà
pronto entro un mese. Lo ha assicurato, intervenendo al Festival dell'Innovazione, il Ministro della Funzione Pubblica
Renato Brunetta, affermando "un mese e il contratto è fatto".
Il titolare della PA ha parlato di una
disciplina normativa del contratto e di un
"pacchetto parallelo" a quello del
lavoro in presenza. Anche il Ministro del Lavoro
Andrea Orlando ha affrontato il tema del lavoro da remoto, affermando che serve un
"accordo quadro" con le parti sociali, perché non si più lasciare questo tema alla contrattazione individuale, e la disciplina normativa dovrà riguardare la casa come luogo di lavoro, i dispositivi, la responsabilità dei dati e come si attiva questo percorso.
Brunetta ha anche anticipato che occorrerà effettuare anche un
"rimpiazzo fisiologico del turn over nella PA" che equivale a 100-110mila posti l'anno e che, con il PNRR, vi sarà un "numero di concorsi rilevante per i prossimi 5 anni". Il Ministro ha detto che vi saranno talmente tanti bandi e domanda che ci sarà il "problema opposto" vale a dire trovare dei lavoratori.