Rafforzare e proteggere il portafoglio nei prossimi 12 mesi

portafoglio azionario

In queste ore l’amministrazione Biden ha confermato la sua decisione di rilasciare una parte delle scorte di petrolio (si parla di circa 50 milioni di barili) per permettere alle quotazioni di greggio di iniziare a scendere. Una decisione che ha visto anche altre Nazioni fare altrettanto, sebbene con quantità minori. Ma nonostante questo passaggio per alcuni analisti il prezzo del petrolio è destinato a crescere nel prossimo futuro. Il target che potrebbe raggiungere? Anche 100 dollari al barile. Questa, in sintesi, l’idea di Stephen Schork che ha sottolineato come la strategia statunitense non  è altro che un semplice espediente. Infatti, per quanto corpose, le riserve custodite da Washington, così come da ogni altra nazione, non hanno il potere di influenzare le quotazioni. Sommate tutte le disponibilità, infatti, si potrebbe arrivare, secondo quanto riportato dal report, a 100 milioni di barili. Troppo poco per riuscire a cambiare le sorti del settore.

Rafforzare e proteggere il portafoglio nei prossimi 12 mesi

Il compito delle scorte, in realtà, sarebbe solo quello di attutire le difficoltà in caso di momentanea interruzione delle forniture. Ma la domanda esistente a livello mondiale è talmente forte che presto potrebbe rivedersi un’impennata delle quotazioni. Nello specifico si parla della prima parte del 2022. Un’eventualità che potrebbe diventare certezza qualora quello che sta iniziando adesso si dovesse rivelare un inverno particolarmente rigido. Il petrolio ha visto un aumento dei prezzi che ha superato il +50% da inizio anno, chiaro segno di problemi inflattivi ormai innegabili. Ma di fronte a questo fenomeno come rafforzare e proteggere il portafoglio nei prossimi 12 mesi?

Nel caso si voglia continuare a investire, il campo d’azione ancora da preferire resta quello azionario. A consigliarlo sono anche gli analisti di GAM Investments che non temono effetti dirompenti sui consumi nemmeno in caso di una possibile inflazione a lungo termine. A dare una mano all’azionario saranno sicuramente utili ancora forti ed un settore lavorativo in buona forma.

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