Volkswagen, domani si decide il destino del Ceo Diess


Il Consiglio di Sorveglianza è chiamato ad approvare il piano quinquennale di investimenti. Fondamentale il parere del sindacato, che si è scontrato con il top manager sulla richiesta di licenziare 30mila persone per aumentare l’efficienza in vista del passaggio alla mobilità elettrica.


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Azione in rialzo del 3,5% a 167 euro. Per gli analisti può arrivare a valere 250 euro.

Domani, giovedì 2 dicembre, si riunisce il Consiglio di Sorveglianza di Volkswagen per approvare il piano quinquennale di investimenti, e la riunione sarà cruciale per il destino dell’attuale Ceo, Herbert Diess, da più parti criticato per uno stile manageriale troppo autoritario e per le burrascose relazioni con il potente sindacato dei lavoratori dell’auto. Da circa un mese si inseguono le indiscrezioni sulla possibile uscita anticipata di Diess, che a settembre ha avanzato la richiesta, immediatamente respinta dal sindacato, di 30mila licenziamenti in Germania.

Stamattina a Francoforte l’azione privilegiata Volkswagen (quella che fa parte del paniere dell’indice Dax) sale del 3,5% a 167,4 euro. Il titolo segna un rialzo del 10% dall’inizio dell’anno, ma ha perso il 32% dal picco di 249 euro segnato lo scorso 6 aprile. Su 23 analisti che seguono l’azione Volkswagen, 18 raccomandano di comprare e due di vendere. La media dei target price è 250 euro.

Secondo quanto riferisce Reuters, la settimana scorsa Diess si è mostrato di buonumore e sicuro di sé in un incontro con i top manager del gruppo. Diess avrebbe detto che i negoziati con i sindacati stanno andando bene, e ha sottolineato i progressi della società su tutti fronti, dal battere i concorrenti americani sulla guida autonoma all'aumentare le vendite in Cina.

Superata la fase più difficile della crisi degli approvvigionamenti.

Il Ceo ha anche detto che Volkswagen ha finalmente superato la fase più difficile della crisi della catena di approvvigionamento che ha colpito la produzione quest'anno, con i volumi che iniziano a salire e le prospettive per il prossimo anno che migliorano. Volkswagen avrebbe adesso il pieno di ordini e i modelli premium per l’anno prossimo sono già tutti esauriti. Baldanzoso, Diess ha detto ai suoi collaboratori: “Potete vedere che il mio umore è molto buono, perché abbiamo fatto molti progressi nelle ultime settimane”.

La posizione di Diess alla guida della più grande casa automobilistica europea è stata appesa a un filo nelle ultime settimane tra le tensioni sul suo stile di gestione e la strategia di elettrificazione. Secondo Reuters, una decisione verrà presa entro la fine della settimana e la riunione di domani del Consiglio di Sorveglianza potrebbe essere il passaggio chiave della vicenda.

I principali azionisti: la famiglia Porsche, il Qatar e il Land della Bassa Sassonia.

Gli azionisti principali di Volkswagen sono la famiglia Porsche (31%), il fondo sovrano del Qatar (14,6%) e il Land della Bassa Sassonia (11,8%), dove ha sede la società. Ma nel Consiglio di Sorveglianza i rappresentanti dei lavoratori hanno un uguale numero di seggi dei rappresentanti degli azionisti, per cui l’opinione del sindacato è fondamentale.

Il nodo del contendere fra Diess e il sindacato è il futuro dello storico stabilimento di Wolfsburg, il più grande d’Europa, e la sua trasformazione per avviare la produzione di modelli elettrici. Nelle scorse settimane la direzione e il consiglio di fabbrica hanno discusso l’ipotesi di assemblare il modello elettrico ID.3 nello stabilimento. “Potrebbe certamente avere senso produrre un tale modello”, ha detto Diess, che ha promesso di rendere l’impianto “irriconoscibile” entro il 2030, con cambiamenti che lo renderanno molto competitivo anche rispetto alla nuova fabbrica che Tesla sta per inaugurare a Berlino, vera ossessione di Diess.

Nelle ultime settimane il Ceo di Volkswagen ha emesso frequenti avvertimenti sull'efficienza e la velocità di Tesla rispetto a quella di Volkswagen, esprimendo il timore che la casa automobilistica tedesca rimanga rapidamente indietro sul suo stesso terreno.

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