Economia

Gvs, shopping a Shanghai: la società bolognese punta sul mercato ospedaliero cinese

Accordo per acquisire dal colosso Fosun il 100% della Stt che si occupa di prodotti per il sangue. Operazione da quasi 60 milioni. "Opportunità strategica unica per entrare appieno nel mercato healthcare cinese"
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MILANO - Shopping cinese per Gvs, la società bolognese che si occupa di filtri per "applicazioni altamente critiche", dall'ambito sanitario a quello dell'energia e dell'automotive. L'azienda - che è quotata in Borsa dall'estate del 2020 - ha annunciato di avere siglato un accordo per acquistare tutto il capitale della Shanghai Transfusion Technology Co, che ha sede a Shanghai e si occupa di "produzione e vendita di prodotti legati al trattamento del sangue" con clienti-tipo che sono centri ematologici e ospedali. Da trent'anni, Stt fa ricerca e sviluppo, produce e vende prodotti quali sterilizzazione del plasma, sacche per le trasfusioni, farmaci e accessori.

Produce a Shanghai, in uno stabilimento valutato quasi 17 milioni di euro, da dove serve il mercato domestico: i suoi numeri dicono di 24,7 milioni di euro di ricavi nel 2020 e poco più di 3 milioni di margine operativo rettificato.

"L'acquisizione della società rappresenta un'opportunità strategica unica per GVS per entrare appieno nel mercato healthcare cinese con la possibilità di realizzare sinergie in ambito commerciale, industriale e di brand", spiega la nota di Gvs.

Il prezzo di acquisto prevede diverse componenti, dettagliate nella nota. Alla chiusura è infatti previsto il pagamento di circa 50 milioni di euro per il 100% del capitale, cui si aggiungeranno 9 milioni "nel caso in cui Stt ottenga l'autorizzazione a produrre e commercializzare una nuova linea strategica di prodotti". A vendere il pacchetto del 100% del capitale di Stt è la Ningbo Fuji Medical Technology, a sua volta controllata dal gruppo Shanghai Fosun Pharmaceutical. Ningbo ha concesso a Stt un prestito da 10 milioni che la società destinata a passare di mano si impegna a rimborsare immediatamente dopo il closing.

La chiusura dell'operazione, che Gvs finanzia con fondi propri, è prevista per i primi tre mesi del prossimo anno. Devono scattare alcune condizioni: ottenere dalle autorità una nuova licenza commerciale per Stt a nome del nuovo azionista unico Gvs, e la cessione dei terreni e degli edifici dell'unica controllata si Stt a un affiliato di Ningbo. Per Massimo Scagliarini, ad di Gvs, l'operazione con lo "storico brand leader in Cina nel settore del trattamento del sangue, ci pone in una posizione privilegiata per il consolidamento della presenza del nostro Gruppo sul mercato cinese. Questa acquisizione, insieme alla recente apertura di tre centri distributivi in Malesia, Thailandia e Vietnam ci permetterà di consolidare il nostro posizionamento sul segmento healthcare cinese e asiatico promuovendo tutta la nostra linea prodotti".