ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùHealthcare

Shopping in Cina per Gvs: rilevata Shanghai transfusion technology

Operazione da 50 milioni di euro che permette l’ingresso nel mercato healthcare cinese - L’ad Scagliardini: «Con questa operazione e i tre nuovi centri distributivi in Malesia, Thailandia e Vietnam pronti a cresce in Asia»

di Matteo Meneghello

2' di lettura

Gvs conferma la strategia di crescita per linee esterne come caposaldo del piano industriale di sviluppo e annuncia un accordo con Ningbo Fuji Medical Technology, società controllata dalla Shanghai Fosun Pharmaceutical (Group) per acquisire l’intero capitale sociale di Shanghai transfusion technology, azienda con sede a Shanghai attiva nella produzione e vendita di prodotti legati al trattamento del sangue. Si tratta della seconda operazione m&a di rilievo di Gvs dall’ipo dell’anno scorso; a settembre il gruppo bolognese, attivo nella fornitura di soluzioni di filtrazione avanzate per applicazioni critiche, aveva rilevato per un prezzo massimo di 194,4 milioni di dollari il 100% del gruppo Rpb, specializzato nella progettazione e nella produzione di protezioni per le vie respiratorie, attivo sui mercati Usa e australiano, con l’obiettivo di completare la gamma prodotti di Gvs nell’ambito delle professional mask e acquisire know how tecnico.

L’acquisizione di Shanghai transfusion technology rappresenta invece un’opportunità strategica per entrare nel mercato healthcare cinese con la possibilità di realizzare sinergie in ambito commerciale, industriale e di brand. «Si tratta di uno storico brand, leader in Cina nel settore del trattamento del sangue - spiega l’amministratore delegato, Massimo Scagliardini -. Questa operazione ci pone in una posizione privilegiata per il consolidamento della presenza del nostro Gruppo sul mercato cinese. Insieme alla recente apertura di tre centri distributivi in Malesia, Thailandia e Vietnam ci permetterà di consolidare il nostro posizionamento sul segmento healthcare cinese e asiatico promuovendo tutta la nostra linea prodotti».

Loading...

I principali clienti di Stt sul mercato cinese sono i centri ematologici e gli ospedali. Laa società, insieme alla controllata Suzhou Laishi, è specializzata in ricerca e sviluppo, produzione e vendita di prodotti legati al trattamento del sangue (ad esempio, sterilizzazione del plasma, filtri per la leucodeplezione e sacche per le trasfusioni ematiche, farmaci e accessori). Nel 2020 Stt ha generato ricavi per 24,7 milioni, a fronte di un Ebitda rettificato di circa 3,2 milioni di euro. L’enterprise value dell’operazione è di circa 14,7 volte l’Ebitda, escludendo il valore dell’immobile di produzione di Shanghai (valutato da una perizia esterna circa 16,6 milioni di euro) e un corrispettivo differito che potrebbe potenzialmente raggiungere 9 milioni di euro ( nel caso in cui Stt ottenga l’autorizzazione a produrre e commercializzare una nuova linea strategica di prodotti). L’accordo prevede il pagamento al closing (previsto per il primo trimestre 2022 subordinatamente al verificarsi di alcune condizioni) di circa 50 milioni di euro per il pagamento del 100% del capitale sociale di Stt, al quale Gvs ha concesso inoltre un prestito di circa 10 milioni di euro - che sarà rimborsato dalla stessa Stt immediatamente a valle del closing - per finanziare alcuni pagamenti pre-closing e per dotare la società di un adeguato capitale circolante.Nei primi nove mesi dell’anno il gruppo bolognese ha generato ricavi per 258 milioni, sostanzialmente in linea con il livello dello stesso periodo dell’anno precedente. L’incidenza dell’Ebitda normalizzato sui ricavi è stata del 33,3%, per un corrispettivo di 85,9 milioni di euro, in calo rispetto ai 104 milioni di euro del 30 settembre dell’anno scorso, al 40,3% del fatturato.

Riproduzione riservata ©

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti