mercati finanziari

Borse, cosa succede? I listini impazziti tra inflazione, tassi e guerra. Azioni, bond e oro: le scelte da fare

di Marco Sabella

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Il nervosismo dei mercati finanziari (e la guerra che imcombe)

Cresce il nervosismo sui mercati in attesa delle decisioni sui tassi d’interesse che assumerà mercoledì il Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, e che verranno comunicate ai mercati nel pomeriggio. Di fronte alla corsa dei prezzi, con l’inflazione che negli Stati Uniti ha raggiunto il 7% su base annua, alla revisione al ribasso delle stime di crescita del Pil globale da parte del Fmi (nel 2022 la crescita attesa passa dal 4,9% al 4,4%) e alle tensioni geo-politiche tra Russia e Ucraina, i mercati finanziari stentano a ritrovare un equilibrio.

Dopo lo scivolone di lunedì scorso, quando i principali indici europei hanno perso fra il 3 e il 4% , martedì le Borse del Vecchio Continente hanno recuperato qualcosa: Francoforte +0,75%, Londra +1%, Parigi +0,74%, Milano +0,22%. A Wall Street il Nasdaq ha perso oltre il 2% mentre il Dow Jones ha chiuso vicino alla parità (-0,2%).
A dominare le contrattazioni è la volatilità, il cui indice di riferimento — il Vix — è salito sopra quota 40. «Si tratta di un valore molto elevato ma non eccezionale, a marzo del 2020, all’esplodere della pandemia, il Vix aveva toccato quota 80», sottolinea Claudio Basso, direttore investimenti di Azimut Investments.

Con i cambiamenti di scenario i risparmiatori dovranno fari i conti nei prossimi mesi. I tassi d’interesse europei rimarranno fermi nel 2022 ma quelli Usa potrebbero salire fino all’1%.

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