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Funerali della Regina: Elisabetta II sepolta nella cappella di St George

Al termine di quasi due settimane di eventi e cerimonie, il Regno Unito dà il suo ultimo saluto alla Regina Elisabetta II

I figli della regina a capo chino attorno al feretro

5' di lettura

La regina Elisabetta II è stata sepolta nella cappella di St George, annessa al castello di Windsor, nel corso di una cerimonia privata a cui hanno preso parte re Carlo III e i membri più stretti della famiglia reale britannica. La sovrana riposa in una piccola cappella della chiesa, la King George VI Memorial Chapel, a fianco del principe consorte Filippo e vicino al padre Giorgio VI, alla regina Madre e alla sorella, la principessa Margaret. Secondo i media sulla lastra di marmo della tomba appare la scritta: “Elizabeth II 1926-2022”. La funzione privata è avvenuta dopo i solenni funerali di Stato svoltisi oggi 19 settembre.

Al termine dei solenni funerali di Elisabetta II nell’abbazia di Westminster il suono di una cornamusa, seguito dalle note dell’organo della storica abbazia, ha accompagnato l’uscita in corteo dei celebranti e dei concelebranti: fra cui l’arcivescovo anglicano di Canterbury, Justin Welby, che prima dell’epilogo liturgico aveva recitato una preghiera in suffragio dell’anima “della nostra sorella Elisabetta”, evocando la sua “sicura speranza nella resurrezione”, e l’arcivescovo cattolico di Westminster, cardinale Vincent Nichols. La bara è stata quindi ripresa a spalla da un picchetto d’onore della Royal Guard seguito lungo la navata a passo cadenzato e solenne da Carlo III e dagli altri reali disposti secondo l’ordine cerimoniale. Si è conclusa poi la lunga solenne processione del feretro nel cuore di Londra fino a Wellington Arch. Il pomeriggio è stato scandito dal lento procedere da Londra verso il castello di Windsor, luogo della sepoltura dove infine è arrivata verso le 17 ore italiane per essere sepolta nella cappella di San Giorgio.

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I funerali di Stato di Elisabetta II

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Il biglietto di re Carlo

L’espressione turbata di re Carlo, e i suoi occhi rossi di commozione, sono al centro di immagini e riprese televisive del funerale della regina Elisabetta all’abbazia di Westminster, a Londra. Il primogenito e successore della sovrana è apparso fortemente emozionato, come i suoi fratelli: ha seguito assorto il rito, recitando le preghiere e gli inni secondo le indicazioni del libretto della liturgia, con al fianco una non meno commossa regina consorte Camilla. “In ricordo amorevole e devoto. Charles R.”. Così recita il biglietto nella corona di fiori posta sulla bara della Regina durante il funerale. E’ una lunga tradizione della monarchia britannica di mettere la R., a significare “Rex” o “Regina’ in latino, dopo il nome per le firme dei documenti ufficiali.

Il saluto della folla

E’ segnato da una folla straripante ma per lo più silenziosa, ai lati della strada, il passaggio simbolico lungo il Mall, il vialone alberato che conduce a Buckingham Palace, dell’ultimo corteo funebre a piedi che accompagna il feretro della regina Elisabetta nell’addio a Londra, dopo il funerale di Stato e prima della sepoltura. La processione ha imboccato a passo lento questo luogo simbolo della capitale britannica e della monarchia, teatro d’infiniti eventi e momenti di passaggio durante i 70 anni del regno da record della sovrana defunta. Tra due ali di folla in attesa da ore dietro le transenne. Il Mall, pavesato di bandiere dell’Union Jack, come sempre per le maggiori cerimonie reali, è stato raggiunto dopo che il feretro era transitato attraverso il cortile di Horse Guards Parade, nel complesso di St James Palace: cuore della parata di Trooping the Colour, coincisa per decenni con la celebrazione ufficiale dei compleanni di Elisabetta II, a giugno.

Funerali di stato con dignitari provenienti da tutto il mondo

I dignitari nella giornata di lunedì 19 settembre hanno chiuso il cerchio delle cerimonie funebri con le grandiose esequie di Stato predisposte nell’abbazia di Westminster, le prime da quelle concesse a Winston Churchill nel 1965 e le più imponenti nella storia contemporanea del globo. Che già in serata - nel programma previsto per i leader di più alto rango, come Biden o Sergio Mattarella fra gli altri - sono chiamati a partecipare a un tradizionale ricevimento di benvenuto a Buckingham Palace, offerto da Carlo III, nuovo monarca e primogenito di Elisabetta, con Camilla al fianco. Occasione per scambiare scampoli di memoria, messaggi di condoglianze e sguardi sul futuro. Non senza qualche polemica geopolitica di sfondo. E qualche curiosità sulle fibrillazioni interne a casa Windsor: in testa il giallo sull’invito a Harry e Meghan. Alle esequie hanno partecipato anche i principini George e Charlotte, i figli di William e Kate nonché secondo e terza nella linea di successione al trono britannico.

Il risvolto politico

Un evento nel quale a Carlo, 74 anni e una lunghissima vita pubblica da erede alle spalle, tocca in ogni modo svolgere ora il ruolo di attore principale. Con i vertici politici dell’isola accanto, a iniziare dalla neo premier Tory, Liz Truss, costretta a debuttare sulla scena nel pieno di un passaggio epocale, oltre che di una crisi internazionale e interna sempre più allarmante. Mentre a far rumore resta l’eco delle polemiche sugli inviti fatti o negati. Da quello confermato alla Cina, nella persona del vicepresidente Wang Qishan, malgrado le proteste sul «genocidio degli uiguri nello Xinjiang» denunciato di recente nero su bianco dal Parlamento britannico. A quello sparito dal tavolo al principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, imbarazzante alleato del Golfo. E soprattutto a quello rifiutato fin dall’inizio alla Russia di Vladimir Putin: esclusa al pari dei soli Afghanistan, Bielorussia, Birmania, Siria e Venezuela. Un’esclusione, questa, che evidentemente brucia a Mosca, dove la portavoce Maria Zakharova non ha esitato ad accusare Downing Street di aver voluto «strumentalizzare una tragedia nazionale, che ha toccato i cuori di milioni di persone nel mondo per regolare qualche conto contro il nostro Paese».

Le attenzioni per Jill Biden e Olena Zelenska

Toni che stillano irritazione, in un momento nel quale la guerra in Ucraina ha portato le relazioni fra Londra e Mosca a uno stadio da Guerra Fredda, se non peggio. Mentre a moltiplicare l’effetto dello schiaffo al Cremlino è il trattamento da capo dello Stato riservato dal Regno alla first lady ucraina Olena Zelenska: sfilata a Westminster Hall dinanzi al catafalco reale subito dopo la sosta con segno delle croce di Biden e della moglie Jill; ricevuta con tutti gli onori a palazzo per il banchetto serale; e incontrata a tu per tu prima di tutti da Kate, neo principessa di Galles e consorte dell’erede al trono. Nella cornice di un lutto riflesso nei rituali abiti neri che nella circostanza non sono parsi indossati solo in onore della morte di una regina.

Bandiere a mezz’asta oggi in Germania sugli edifici governativi per i funerali. A darne notizia è stato su Twitter il ministero dell’Interno federale, precisando che il ministro dell’Interno Nancy Faeser ha dato disposizioni in tal senso. I ministri dell’Interno di vari stati federati hanno preso lo stesso provvedimento.

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