Avvio di seduta nuovamente in calo
per Piazza Affari, preoccupata, al pari degli altri listini
europei, dal rischio di una recessione innescata dalla spirale
di alta inflazione e rialzo dei tassi. L'indice Ftse Mib cede lo
0,5%, ritoccando i minimi da novembre 2018: sul listino
principale soffrono Stm (-2,4%) ed Enel (-2,1%), che risente del
taglio del giudizio da parte di Hsbc. In lettera anche Nexi
(-2%), Prysmian (-1,9%), Terna (-1,9%) e Snam (-1,6%). In
controtendenza Leonardo (+0,8%), i farmaceutici Recordati e
Diasorin (+0,6%) mentre sostengono il listino bancari e
assicurativi, con in testa Unicredit (+1,5%) e Generali (+0,5%).
In linea con il listino Tim (-0,6%) mentre indiscrezioni di
stampa parlano di difficoltà a raggiungere un accordo con Cvc
per l'ingresso nell'EnterpriseCo. Sempre alta volatilità per
l'aumento di Saipem, con i diritti sospesi per eccesso di rialzo
(+34,9%) dopo il crollo delle ultime sedute.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA