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Amazon, Microsoft e Google sempre più padroni del cloud

Le tre big americane hanno in tasca il 65% del mercato globale e continuano a crescere a ritmi forsennati

di Biagio Simonetta

Reuters

2' di lettura

La pandemia ha giocato un ruolo chiave nella crescita smisurata dei servizi in cloud. E i padroni del mercato hanno rafforzato la leadership, consolidando posizioni di netto vantaggio rispetto ai player più piccoli.

Il settore è ampiamente nelle mani di Amazon, Microsoft e Google. Le tre società hanno attirato il 65% dei 53 miliardi di dollari di spesa globale per i servizi cloud nel primo trimestre di questo 2022, secondo Synergy Research Group, rispetto al 52% delle vendite globali di quattro anni fa. E si prevede che il loro controllo su questo mercato – sempre più cruciale e in rapida crescita – continuerà anche in futuro. Anche perché le dimensioni dei tre giganti americani – secondo gli analisti – rendono queste società maggiormente in grado di attrarre clienti anche in periodi di grande instabilità come quello attuale.

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Crescita oltre il 30% anno su anno

Nonostante la consistenza sul mercato del cloud di Amazon, Microsoft e Google sia ormai un fatto consolidato, la crescita che hanno fatto registrare le tre big è ancora velocissima e viaggia a ritmi superiori al 30% anno su anno negli ultimi trimestri. Il tutto mentre i player minori hanno visto diminuire la loro quota di mercato.

Più nel dettaglio, secondo Synergy Research Group, la regina assoluta del mercato per i servizi di infrastruttura cloud è Amazon, col 33% del totale. Seguono Microsoft (col 22%) e Google (col 10%). Le successive 10 aziende si dividono il 21% della quota. Poi tutte le altre.

Il vantaggio di essere grandi

Lo scenario, del resto, segue percorsi molto precisi: quanto più le reti di server farm diventano grandi, tanto più diminuisce il loro costo medio di gestione. Senza dimenticare che le big del mercato partono col vantaggio di poter sviluppare chip, software e altre tecnologie di produzione.

I player minori, invece, affrontano un ambiente meno favorevole, anche in virtù del fatto che sempre più clienti – secondo la ricerca di Synergy – sono propensi a scegliere e a restare con i più grandi player, che spesso offrono maggiore affidabilità e un insieme più ampio di funzionalità.

AWS verso i 3 trilioni

Quella di Amazon, ad ogni modo, sembra una partita a parte. E non è un caso che nei giorni scorsi un’analista di Redburn abbia prospettato per AWS (la divisione cloud del colosso di Seattle) un valore futuro da 3 trilioni di dollari se decidessero di scollegarla dal resto dell’azienda. Si tratta solo di una previsione, certo. Ma è un segnale importante di come stia andando il mercato della “nuvola”. Un mercato al quale, sempre secondo le stime di Redburn, anche Microsoft e Google partecipano e parteciperanno in modo importante. Con Microsoft che guarda con grande attenzione al modello di cloud ibrido che darebbe all’azienda di Nadella ancora maggior peso specifico.

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