«Continuiamo a sostenere in modo concreto la filiera tabacchicola italiana, convinti di quanto una logica di filiera integrata sia la sola strada da seguire come facciamo da oltre dieci anni». Marco Hannappel, ad e presidente di Philip Morris Italia commenta così l’accordo sottoscritto ieri con Coldiretti che si porta dietro investimenti per cento milioni in cambio della fornitura di venti milioni di tonnellate di tabacco.

L'intesa favorisce la diffusione di sistemi di agricoltura digitale e precisione per il risparmio energetico e la riduzione fino al 50% di acqua; fattore di particolare importanza, vista la siccità che fa esplodere i costi di coltivazione, sulla scia degli aumenti dell'energia e delle materie prime. Per Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, «sono interventi in grado di far fronte ad aumenti di costi insostenibili per le imprese che rischiano di compromettere i raccolti con un impatto su economia, ambiente e lavoro».

L'accordo coinvolge circa 1000 aziende per lo più in Campania, Umbria, Veneto e Toscana, garantendo una programmazione di medio-lungo periodo. Gli investimenti della multinazionale   avranno un impatto occupazionale diretto, indiretto e indotto fino a 28.700 persone (di cui 9.200 in Veneto, 9.500 in Umbria e 10 mila in Campania); quanto all'impatto economico stimato nelle tre regioni, sarà rispettivamente di 75 milioni, 77 milioni e 82 milioni.

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