Giornata negativa per Piazza Affari, frenata dalle paure degli investitori internazionali per le tensioni geopolitiche che danneggiano il settore dei semiconduttori, unite ai timori per il dato sull'inflazione americana di luglio che arriverà domani e per le conseguenti mosse delle banche centrali. Dopo il guadagno di ieri il Ftse Mib perde l’1,05%, chiudendo a 22.488,49 punti. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi rimane vicino ai 210 punti base.
Nel listino principale di Piazza Affari i risultati migliori sono quelli di Tenaris (+1,01%) e Bper (+0,81%). Il primo beneficia del rialzo del prezzo del petrolio sopra i 90 dollari al barile. Il titolo della banca emiliana, invece, sale dopo che il Tribunale di Genova si è preso tempo per decidere se confermare o revocare lo stop imposto al Cda di Carige, rilevata proprio da Bper. Il mercato si aspettava una scelta oggi.
Per il resto i bancari registrano risultati in chiaroscuro. In calo Unicredit (-0,56%), Banca Generali (-1,74%), Fineco (-1,40%), Mediolanum (-0,50%) e Banco Bpm (-0,85%). In parità Intesa Sanpaolo (-0,07%), grazie al riacquisto di azioni proprie dei giorni scorsi.
Il risultato peggiore, però, è quello di Stm (-5,28%), sulla scia delle stime sui ricavi inferiori alla attese fornite da alcuni dei principali produttori americani di semiconduttori. In negativo anche Pirelli (-3,38%), Nexi (-2,44%), Stellantis (-2,54%), Iveco Group (-1,07%), Moncler (-1,38%) ed Enel (-0,48%). In rialzo, invece, Eni (+0,40%). (in collaborazione con Money.it)