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Volkswagen, un Cda ridotto nei piani del nuovo ceo Blume

La nomina di Blume rifletterebbe gli sforzi delle famiglie di azionisti di controllo della Volkswagen di mantenere un controllo più stretto

di Alberto Annicchiarico

Oliver Blume - Reuters

2' di lettura

Entra in carica dal 1 settembre. Ma in qualche modo è trapelato che il nuovo ceo del gruppo Volkswagen, Oliver Blume, ha già qualche idea in merito alla governance del colosso automobilistico tedesco. Blume, 54 anni, dal 2015 alla guida del gioiello del gruppo, Porsche, avrebbe in programma di ridurre le dimensioni del consiglio di amministrazione della casa automobilistica tedesca, secondo quanto rivelato da due fonti all'agenzia Reuters. Sarebbe la prima decisione presa dal manager, succeduto al precedente ceo Herbert Diess, il cui mandato è stato bruscamente interrotto lo scorso 22 luglio dal Consiglio di sorveglianza. Le fonti hanno affermato che il numero dei posti disponibili in consiglio potrebbe essere ridotto a otto o nove, dopo essere salito a 12 sotto Diess, ma non sarebbe stata ancora presa alcuna decisione. Da Volkswagen e da Porsche non sono arrivate conferme alle indiscrezioni.

La nomina di Blume rifletterebbe gli sforzi delle famiglie di azionisti di controllo del primo costruttore di automobili europeo di avere maggiore voce in capitolo sulle questioni strategiche. Le famiglie Porsche e Piëch, che controllano la holding Porsche SE - che possiede la maggior parte dei diritti di voto della Volkswagen - sperano di riportare il gruppo, secondo quanto emerso attraverso alcune indiscrezioni, in «acque più calme» dopo gli anni in cui Diess ha avviato il gigantesco e costoso processo di elettrificazione, utilizzando il suo stile molto diretto. La spinta all’innovazione gli è stata riconosciuta anche dalla leader del sindacato interno, Daniela Cavallo, che però ha definito Blume «la persona giusta» per i vertici del gruppo.

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Il core team di Blume includerebbe il cfo del gruppo Volkswagen (che dopo l’uscita di scena di Diess è diventato anche direttore operativo) Arno Antlitz, il capo del personale Gunnar Kilian, il capo legale Manfred Doess e Thomas Schaefer, che guida l'importante gruppo di marchi VW, Skoda e Seat, quelli a cui il gruppo si affida sul piano dei volumi. Anche Markus Duesmann, responsabile dei marchi premium Audi, Lamborghini, Bentley e del marchio motociclistico Ducati, sarebbe destinato a rimanere. Il futuro del responsabile del mercato cinese Ralf Brandstaetter, invece, non è chiaro.

Secondo fonti dell'azienda, il Consiglio di sorveglianza della Volkswagen dovrebbe tenere la sua prossima riunione regolare alla fine di settembre.

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