Scatto di Softbank dopo la riduzione della sua quota in Alibaba


La banca giapponese ridurrà al 14,6% la sua quota nel gigante dell’e-commerce dal 23,7% attuale, ottenendo un guadagno di circa 34 miliardi di dollari da destinare ad attutire l’impatto delle svalutazioni sul bilancio arrivate anche a causa della debolezza dello yen.


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Brilla Softbank

Fari puntati su Softbank, la banca holding finanziaria multinazionale giapponese con sede a Tokyo, fondata il 3 settembre 1981 da Masayoshi Son.

Le azioni della banca chiudono la seduta in borsa con un guadagno del 5,5% a 5.619 yen, trascinando con sé il Nikkei, che ha chiuso ai massimi di sette mesi anche grazie ad altri giganti tecnologici.

Softbank e Alibaba

Il rally di Softbank arriva dopo l’annuncio della vendita una quota della sua partecipazione nel gigante Alibaba, ridotta al 14,6% dal precedente 23,7%.

L’operazione porterà nelle casse dell’istituto un guadagno stimato in circa 34 miliardi di dollari, 4.600 miliardi di yen, composto in parte dai titoli di Alibaba (17 miliardi di dollari) e dall’altra da un incasso su derivati (5,2 miliardi).

Con queste stime, Softbank ottiene un importante guadagno, visto che l’entrata nel gigante dell’e-commerce decisa nel 2000 era avvenuta a seguito di un investimento di 20 milioni di dollari.

Dalla banca sottolineano come dal momento dell’entrata in Alibaba abbiano “sviluppato una stretta relazione nel corso degli anni”, ma i rapporti tra le due società si sono indeboliti nel corso degli anni.

In particolare, dopo le dimissioni dal cda nel 20220 del fondatore di Alibaba, Jack Ma, lo stesso Son ha seguito l’imprenditore lasciando il board.

La strategia

Alla base della decisione ci sono le ingenti svalutazioni a cui ha dovuto far fronte Softbank nel corso degli ultimi trimestri, soprattutto dopo la perdita record di 23,4 miliardi di dollari arrivata nell’ultimo periodo causato da uno yen debole, ai minimi degli ultimi 24 anni sul dollaro, a cui si aggiungeva la perdita di valore del gruppo e dei suoi fondi di investimento Vision Fund.

Dalla banca hanno spiegato che la cessione “eliminerà le attuali preoccupazioni sui futuri flussi di cassa e ridurrà i costi associati a questi contratti a termine prepagati”, rafforzando la società in un contesto di mercato definito “complesso”.

Presentando le scelte del gruppo, il Ceo Masayoshi Son si è scusato con gli investitori e ha promesso nuovi tagli sui costi.

I prossimi passi

Il futuro di Softbank presentato da Son prevede un nuovo programma di riacquisto di azioni proprie per un totale di 400 miliardi di yen, la cessione di Fortress Investment (gruppo specializzato in crediti deteriorati), mentre il gruppo è già impegnato nella vendita del 9% detenuto in SoFi Tecnologies.

Inoltre, sul tavolo resta l’ipotesi delisting, anche se trova la resistenza delle banche creditrici, mentre alcuni analisti ritengono che l’uscita dalla borsa di Tokyo potrebbe portare allo sbarco a New York, dal quale otterrebbe una valutazione maggiore grazie al dollaro forte.

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