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Rivian, zombie o protagonista? Futuro incerto per l’ex stella del Nasdaq

Analisti divisi sulle chance della start up di cui sono azionisti Amazon e Ford. Nel secondo trimestre la perdita netta è aumentata a 1,71 miliardi di dollari, dai 580 milioni del 2021

di Alberto Annicchiarico

(Reuters)

3' di lettura

Nemmeno l’enorme novità della legge sul clima approvata qualche giorno fa dal Congresso degli Stati Uniti, un pacchetto da 369 miliardi di dollari pensato anche per sostenere le vendite di auto elettriche, è riuscita a spingere veramente i corsi della startup Rivian Automotive. Evidentemente gli investitori che ne hanno portato alle stelle il titolo ai primi di novembre dello scorso anno, in occasione di una storica Ipo al Nasdaq, di questi tempi si tengono a distanza dalle società ancora molto lontane da una buona redditività. Oltretutto i modelli (esclusi quelli commerciali) del giovane costruttore di pick-up di Irvine, California non si potranno giovare degli incentivi fiscali del governo. Almeno fino al 2025, quando è attesa la linea di veicoli R2, più piccola e meno costosa, anche grazie a batterie made in Usa.

Il prezzo dell’IPO

Rivian, che conta Amazon e Ford tra i suoi maggiori azionisti (ai quali ha regalato pesanti perdite), sta ancora pagando il prezzo dell’offerta pubblica iniziale di 13,7 miliardi di dollari. La quotazione aveva valutato la società, nonostante le perdite, 153,3 miliardi al suo top, più di 35 volte le vendite stimate. La realtà è che poi Rivian ha sofferto più dei rivali una volta che la Federal Reserve ha deciso l’aumento dei tassi di interesse e gli investitori sono fuggiti dai titoli growth, ritenuti più rischiosi. Il calo in Borsa è stato vicino al 90% dai massimi di oltre 170 dollari al minimo di 20 a metà maggio.

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Profondo rosso

Nella presentazione dei conti del secondo trimestre è emerso che la perdita netta è aumentata a 1,71 miliardi di dollari, dai 580 milioni del 2021. Rivian ha bruciato 1,2 miliardi nel trimestre, potendo contare ancora su 14,9 miliardi in contanti, sufficienti a coprire i 5 miliardi stanziati per aprire il suo secondo stabilimento di assemblaggio negli Stati Uniti, nel 2025.

La società guidata dal ceo R.J. Scaringe ha costruito meno di 7mila veicoli nel primo semestre, ma ha riaffermato il suo obiettivo per l’intero anno di 25mila. Nel secondo trimestre, terminato il 30 giugno, il produttore di veicoli elettrici ha consegnato 4.467 veicoli, rispetto ai 1.227 dei tre mesi precedenti.

Due correnti di pensiero

Che cosa aspetta Rivian? Ci sono due correnti di pensiero. La società di investment research New Constructs ha aggiunto Rivian al suo elenco delle società “zombie”, martedì, citando la liquidità come un potenziale grosso problema per la casa automobilistica. «Le azioni di Rivian Automotive rischiano di scendere a 0 per azione poiché devono far fronte a una profonda carenza di liquidità che dovrebbe preoccupare gli investitori», ha scritto David Trainer, ceo di New Constructs, in una nota. «Rivian deve ridurre drasticamente i costi e ridurre il consumo di denaro, il che sarà estremamente difficile in quanto deve aumentare la produzione e la scalabilità per soddisfare le alte aspettative degli investitori nel mercato molto competitivo dei veicoli elettrici».

L’altra corrente di pensiero vede Rivian ancora in corsa per dire la sua nella grande gara per l’elettrificazione. Dan Ives, managing director e senior analyst di Wedbush ha alzato il target price da 40 a 45 dollari. «Riteniamo che Rivian sia in un’ottima posizione per catturare l’enorme afflusso di domanda di veicoli elettrici attuale e futura», anche per l’accordo commerciale con Amazon al 2030, che con la consegna dei primi furgoni ha sostenuto la lenta risalita del titolo verso i 40 dollari. Un altro punto di forza dovrebbe essere, secondo Ives, «l’investimento nella struttura in Georgia per accelerare la piattaforma R2», così da «emergere come un’azienda più forte nella seconda metà del 2022 e per tutto il 2023. Crediamo che Rivian sia un vincitore a lungo termine nella corsa ai veicoli elettrici». Come finirà?

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